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La testa di molti è altrove, la voglia probabilmente pure. Nonostante la retrocessione matematica, quello che contava nel derby contro l’Asti era solo l’orgoglio ma non tutti hanno il coraggio di osare in una domenica uggiosa, quasi autunnale.

Parte subito bene l’Asti che dopo 3’ si porta in vantaggio con un calcio piazzato per lo 0-3.
Ma sono i 10 minuti successivi che fanno capire come sarebbero andate le cose. L’Asti in meno di di dieci minuti porta il suo vantaggio sul 0-15 con 2 mete dovute ad errori difensivi.
I grigi accennano ad una reazione ed è Cala che piazza il calcio del 3-15 che risolleva un po gli animi a metà primo tempo ma il nervosismo e la testa altrove portano all’ennesimo cartellino giallo collezionato quest’anno.A farne le spese questa volta è Saracco, “colpevole” di essere stato l’ennesimo a commettere lo stesso fallo difensivo.Ancora 10 minuti con la superiorità numerica regalati agli avversari che come si suol dire “ringraziano” e segnano l’ennesimo calcio di punizione che chiude la prima frazione con il parziale di 3-18.

Non meglio il secondo tempo.Taschina, appena rientrato da una squalifica di 2 settimane, si fa espellere con un rosso diretto per una reazione antisportiva e lascia la squadra in 14 per tutto il secondo tempo. L’Asti coglie la palla al balzo e prima trasforma il calcio del 3-21 e prima che l’orologio scoccasse il quarto d’ora della ripresa trasforma il 3-24.Gli animi in campo si fanno tesi.
L’Alessandria tenta con un briciolo di orgoglio di insediarsi nei 22 metri avversari ma viene fermata dall’anti sportività di un giocatore di Asti che viene punito solo con un cartellino giallo dopo aver colpito da terra Cavallini che viene a sua volta sanzionato con un’ammonizione per aver reagito. L’Alessandria, seppur in inferiorità numerica, riesce a inoltrarsi oltre le maglie avversarie e segna la meta del momentaneo 8-24 con Cullhaj. Non passano nemmeno 3’ che l’Asti riesce ancora una volta ad andare in meta portando il parziale sull’ 8-29. Lo stesso autore della meta alessandrina, Cuhllaj si fa ammonire al 20’ della ripresa, lasciando ancora una volta la squadra in 13 e dando la possibilità alla squadra astigiana di chiudere la partita segnando un’altra meta per il definitivo 8-36.
Non una bella partita quella giocata dall’Alessandria, che si dimostra molto ingenua e nervosa.

Uniche note positive le belle prestazioni degli Under Tescaro, Miceli e Picozzi che fanno ben sperare per gli anni avvenire.

Fotografia : Alessandria Rugby FB

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