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Benazzi - foto ©Icon Sport
Benazzi - foto ©Icon Sport

I candidati alla presidenza di World Rugby per succedere all'inglese Bill Beaumont nelle elezioni di novembre diventano quattro. Ai nomi dell'italiano Andrea Rinaldo, dello scozzese John Jeffrey e dell'australiano Brett Robinson si è aggiunto a sorpresa quello di Abdelatif Benazzi, ex seconda linea della Francia. Lo annuncia in esclusiva il periodico specializzato Midi Olympique-Rugbyrama con un articolo di Marc Duzan dal titolo inequivocabile: «Sono candidato alla presidenza di World Rugby». Tre dirigenti europei e uno dell'emisfero Sud, che finora non ha mai avuto la presidenza, come andrà a finire?

Perchè fa il gioco dell'Italia

È presto per dirlo. E soprattutto non avendo fonti dirette dei fitti colloqui in corso fra le varie diplomazie ogni previsione lascerebbe il tempo che trova. Il moltiplicarsi dei candidati però fa probabilmente il gioco dell'Italia. La quale da questa corsa non ha nulla da perdere e solo da guadagnare. Se i candidati resteranno quattro la frammentazione al voto sarà notevole e la candidatura di Rinaldo sarebbe competitiva con i voti già dell'Italia, dell'Irlanda (federazione che l'avrebbe proposto) e di qualche federazione dell'emisfero Sud dove il presidente Marzio Innocenti è andato a fare campagna elettorale nel tour azzurro (Sudafrica, Tonga, Samoa, Giappone, la stessa Australia, i Paesi Arabi dove ha incontro il presidente di Rugby Asia).

Jeffrey favorito, ma...

Nel caso che invece le due o tre candidature europee si accorpino, o un candidato europeo si accordi con quello australiano per spartirsi presidenza e vice presidenza, l'Italia avrebbe comunque potere di scambio per ottenere quelli che si possono definire obiettivi di minima rispetto alla presidenza di World Rugby, ma che per la nostra federazione sarebbero comunque un prestigioso successo: un posto nel direttivo (come ai tempi di Giancarlo Dondi) o la presidenza del Sei Nazioni (come doveva ottenere Alfredo Gavazzi, battutto da Jeffrey). Proprio lo "Squalo bianco" scozzese al momento è dato per favorito. Anche da Mark Palmer che sul Times ha fatto una lunga intervista a Rinaldo. Ma sì sa che, spesso, chi entra in conclave da Papa ne esce solo Cardinale...

Ecco chi vota a World Rugby

Questa la lista completa dei componenti del consiglio di World Rugby, tratta dalla versione francese del sito, che voteranno alle prossime elezioni.

Président

Bill Beaumont (1999)

Vice-Président 

John Jeffrey (Écosse, 2010)

Argentina

Sol Iglesias (2019)

Agustín Pichot (2023)

Gabriel Travaglini (2022)

Australia

Pip Marlow (2020)

Brett Robinson (2016)

Phil Waugh (2023)

Canada 

Sally Dennis (2023)

Inghilterra 

Deborah Griffin (2018)

Bill Sweeney (2019)

Jonathan Webb (2016)

Fiji 

(Membro sospeso dal consiglio)

Francia

Abdelatif Benazzi (2023)

Florian Grill (2023)

Brigitte Jugla (2018)

Georgia 

George Nijaradze (2016)

Irlanda 

Susan Carty (2018)

John O'Driscoll (2015)

Kevin Potts (2022)

Italia

Francesca Gallina (2024)

Marzio Innocenti (2021)

Andrea Rinaldo (2024)

Giappone

Kensuke Iwabuchi (2020)

Naoko Saiki (2019)

Masato Tsuchida (2023)

Nouvelle-Zélande 

Deb Robinson (2018)

Mark Robinson (2015)

Bart Campbell (2020)

Romania

Alin Petrache (2017)

Samoa 

Tuilaepa S.L. Malielegaoi (2019)

Scozia 

Gemma Fay (2023)

John McGuigan (2024)

Sudafrica

Mark Alexander (2016)

Vanessa Doble (2019)

Rian Oberholzer (2023)

Uruguay 

Fernando de Posadas (2020)

États-Unis 

Bob Latham (2016)

Galles 

Richard Collier-Keywood (2023)

Claire Donovan (2023)

Abi Tierney (2024)

Rugby Asia

Qais Al Dhalai (2022)

Ada Milby (2018)

Rugby Océania 

Taylah Johnson (2024)

Richard Sapias (2016)

Rugby Africa

Paulina Lanco (2023)

Herbert Mensah (2023)

Rugby America del Nord

Araba Chintoh (2024)

Cristina Flores (2018)

Rugby Europe 

Octavian Morariu (2013)

Veronika Muehlhofer (2018)

Sudamerica Rugby 

Marjorie Enya (2020)

Sebastian Piñeyrua (2018)