World Rugby: cambiati criteri di eleggibilità dei giocatori per cambiare nazionale
La nazioni del pacifico hanno spinto World Rugby a cambiare la legge sull’eleggibilità di un giocatore. Il vecchio regolamento impediva ad un giocatore di vestire la maglia di due nazionali diverse, ora qualcosa è cambiato.
Il nuovo regolamento andrà sicuramente a favorire nazioni come le isole Fiji che hanno perso giocatori importanti che hanno preso la strada degli All Blacks. Per giocare con una maglia diversa basterà semplicemente uscire dai fari del rugby internazionale per 3 anni ed essere nati nella nazione per la quale si vuole giocare o per lo meno avere un parente proveniente da quel territorio. Unica limitazione di questa legge è che questo può avvenire soltanto in un’occasione e non ripetersi più volte.
L’esempio lampante ad esempio, è Charles Piutau potrà essere uno dei giocatori ad esercitare questa nuova possibilità e vestire la maglia di Tonga, una nazionale in piena difficoltà che può trovare in lui il giocatore giusto per cercare di ripartire.
Ha commentato l’accaduto Sir Bill Beaumont, presidente di World Rugby:“L'approvazione di questo cambiamento normativo è fondamentale per permettere ai giocatori di non uscire dai radar del rugby internazionale. Abbiamo ascoltato i nostri membri e giocatori, da lì abbiamo cercato di aggiornare il regolamento riconoscendo che il futuro del rugby professionistico possa compromettere l'integrità del gioco internazionale.”
Il presidente di World RUgby ha concluso dicendo: ”Crediamo che questo sia il modo più giusto per implementare un cambiamento progressivo che metta i giocatori al primo posto e con questa modifica riusciremo a rendere più interessante ogni partita alzando il livello.”
Ha commentato l’accaduto anche Omar Hassanein, CEO di International Rugby Players: “La proposta di modificare le regole sull'idoneità dei giocatori a cambiare maglia è qualcosa su cui abbiamo lavorato per molti anni con le nostre associazioni affiliate, ma non eravamo mai arrivati a fare un passo del genere. Molti giocatori in tutto il mondo beneficeranno della possibilità di rappresentare il paese di nascita o dei loro antenati, questo servirà per ridurre il gap creatosi in passato dalle nazionali migliori sfruttando giocatori che si sono accasati in nazionali diverse per cercare di spiccare e conquistare titoli”.
Foto UTV Sport Twitter
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