Mondiali 2019, tutti i veterani che hanno annunciato il ritiro
La lista di quelli che hanno lasciato la nazionale al termine della Rugby World Cup è veramente lunga. Il prestigio della Webb Ellis Cup è tale che molti campioni decidono di ritirarsi sul palcoscenico mondiale. Sergio Parisse è uno dei pochi che ha detto di no, preso dalla rabbia per quel match mancato a Toyota, che gli ha sottratto la possibilità di salutare la squadra e i tifosi così come meritano.
In questo articolo vogliamo ricordare la maggior parte dei giocatori che hanno lasciato la nazionale al termine della rassegna mondiale, partendo dal capitano della nazionale campione uscente: Kieran Read. Nella sua carriera il capitano All Blacks ha ottenuto tanto (122 caps con gli All Blacks, 2 mondiali, 7 Rugby Championship, 11 Bledisloe Cup, 4 Super Rugby, World Rugby player of the Year 2013). Per lui nuovi orizzonti, destinazione Giappone, per un'avventura in Top League con i Toyota Verblitz.
Il poliedrico Sonny Bill Williams ci ha provato ad eguagliare i senatori, portando a casa due Rugby World Cup, un Super Rugby, 2° posto ai Mondiali di rugby league 2013, un titolo nazionale dei pesi massimi nel pugilato... e una pecora col suo nome. Esatto, si tratta di Sonny Wool, una pecora merino che vive a Dannevicke, in Nuova Zelanda, che nel 2011 predisse correttamente l'esito di tutti i match giocati dagli All Blacks (non che ci volesse tanto).
Continuando con i neozelandesi, troviamo Ben Smith, che lascia la carriera internazionale con un ottimo bottino: il Mondiale del 2015, sei Rugby Championship e sette Bledisloe Cup. Seppur non convocato, un plauso a Owen Franks, colonna della mischia neozelandese, che chiude la carriera internazionale con due Mondiali, 108 caps (e zero mete), sette Rugby Championship e tre Super Rugby.
Lasciando la terra della nuvola bianca, giungiamo in Europa, dove troviamo l'ex capitano irlandese Rory Best. È stato l'addio più commovente, la sua Irlanda è stata abbattuta dagli All Blacks, e il capitano non si aspettava un finale di carriera simile. Lui che in carriera ha vinto un bel pò: 4 Sei Nazioni, 2 Grand Slam e 4 Triple Crown, un Pro14, oltre a 124 caps con l'Irlanda. Restando in Europa, dice addio alla nazionale anche Mathieu Bastareaud, passato alla Major League Rugby. Con la Francia ha fatto in tempo a vincere l'ultimo Sei Nazioni dei Bleus, quello del 2010; poi due Top14, 3 Champions Cup e una Challenge Cup. Lascia la maglia francese anche Louis Picamoles, anche lui uno degli ultimi reduci del vittorioso Sei Nazioni 2010, 2 Top14, una European Champions Cup.
Poi ci sono i nostri Alessandro Zanni e Leonardo Ghiraldini, che insieme totalizzano 219 caps (115 e 104). Entrambi erano in campo nel 2011, nella prima storica vittoria sulla Francia, replicata due anni dopo, in quello che tutt'ora è considerato il miglior Sei Nazioni dell'Italia (così come nel 2007). Zanni ha attraversato la sua carriera vestendo soltanto maglie italiane (Udine, Calvisano e Benetton) e ha vinto due campionati italiani, prima del passaggio del Benetton in Pro14. Ghiraldini proviene da Petrarca, con cui iniziò nel 2004, poi Calvisano, con cui ha vinto un titolo nazionale. Passa al Benetton e gioca nel Pro14, prima del passaggio a Leicester e poi a Tolosa. In Francia vince il Top14 2019... pur non giocando la fase finale del campionato.
Tra i campioni del Mondo sudafricani, dicono addio alla maglia internazionale "The Beast" Tendai Mtawarira (117 caps con gli Springboks, un Mondiale, due Rugby Championship), François Louw (anche lui un Mondiale, un Rugby Championship) e Schalk Brits (secondo ritiro in carriera, un Mondiale in bacheca, due Rugby Championship, 5 Premiership, 3 Champions Cup).
David Pocock aveva recuperato dall'infortunio proprio per giocare questo Mondiale, l'ultimo in carriera. Lui che una finale Mondiale l'ha giocata (durante la quale ha anche segnato una meta) lascia la maglia dei Wallabies dopo 78 caps e un Rugby Championship. Un terzo posto e un secondo posto Mondiale per Will Genia, storico mediano di mischia dei Wallabies, pronto a partire per il Giappone (Kintetsu Liners) per ultimare la sua carriera. Con i Wallabies ha ottenuto un Rugby Championship, e un Super Rugby con i Reds.
Infine chiude la sua carriera rugbystica il senatore argentino Juan Manuèl Leguizamòn, uno dei membri di quella mischia che ha fatto tanto penare le avversarie della Rugby World Cup 2007 (3° posto), nonchè componente poi dei Jaguares nel Super Rugby. Nel 2015 ha giocato una seconda finale per il 3° posto, persa contro il Sudafrica.