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«Come posso aiutare il mio compagno?». È la domanda che si fa ogni giocatore, in campo, durante una partita. Il rugby come metafora per raccontare la solidarietà e l'umanità.

LA SERIE - A farlo è Martin Castrogiovanni, uno dei più grandi piloni della storia azzurra oggi diventato personaggio televisivo, nella serie "Dritti alla meta". L'ha realizzata per conto dell'associazione umanitaria Amref (African medical and reserach foundation). Quattro puntate di una serie web, disponibile on line da ieri, lunedì 13 novembre, che narrano l'esperienza che gli ha cambiato la vita in Africa. Ripercorrendo il viaggio di Martin nella Contea di Isiolo, in Kenya, dove è a rischio la sopravvivenza di un'intera comunità.

COMBATTERE - «Ma proprio come in una partita di rugby, qui le persone non si danno per vinte - spiega Castrogiovanni - Soffrono, resistono, cambiano strategia per ribaltare il risultato e proteggere la propria salute, quella dei propri animali e quella delle proprie terre».

IL CLIMA - Poi c'è la tematica ambientale. Sono oltre 150 mila le morti causate ogni anno nel continente dalle conseguenze dirette e indirette degli eventi meteorologici avversi, in particolare raccolti fallimentari, malnutrizione, aumento di malattie diarroiche, crescita di casi di malaria e di zoonosi. Castrogiovanni, in questa serie, parla di un gioco di squadra che insegna l'importanza della cooperazione, della resilienza e della strategia per raggiungere la meta: queste sono le lezioni al centro della serie. Dove lui da alfiere del rugby italiano (e mondiale) si trasforma in paladino dei diritti umani e della tutela ambientale.