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Si è concluso il massimo campionato di rugby numero 89, campionato che da questa stagione ha subito l’allargamento da 10 a 12 squadre e conseguentemente rinominato TOP 12. Lo scudetto è stato vinto per la settimana volta dal Rugby Calvisano che ha battuto in finale la Rugby Rovigo Delta per 33-10.

E’ arrivato quindi  il momento, come ogni anno, di eleggere i 15 giocatori che meglio si sono distinti lungo tutto il campionato di Top12 appena terminato. Ancora una volta nel Best XV di Rugbymeet compaiono molti giovani, cosa che fa ben sperare sul futuro prossimo del rugby italico e della nostra nazionale. Oltre alle solite “big” compaiono in nomination diversi giocatori del Valorugby Emilia, a nostro parere la squadra rivelazione dell’anno.

 

Eccovi dunque, divisi per ruolo, i migliori 15 giocatori della stagione 2018/19:

15 David Odiete (Rovigo): è il metaman della stagione, l’estremo reggiano quest’anno, con il gioco impostato da Rovigo, si è potuto esprimere al meglio, le 21 mete segnate in campionato la dicono tutta sulla qualità del giocatore.

14 Giovanni D’Onofrio G. (Fiamme): è il secondo miglior realizzatore del campionato dietro Odiete, il giovane alle Fiamme si è adattato anche al ruolo di estremo giocando una ottima stagione e confermando quanto di buono ha fatto vedere ai Mondiali U20.

13 Joaquin Riera (Padova): giocatore polivalente in grado di ricoprire più ruoli nella linea dei trequarti, ha indiscusse qualità tecniche soprattutto in attacco. Quest’anno lo preferiamo a Denis Majstorovic (Rovigo), giocatore consistente e solido, migliorato notevolmente con il passare degli anni.

12 Cardiff Vaega (Valorugby): il neozelandese impegna tre uomini ogni volta che va a contatto, esempio di quanto sia importante l’avanzamento in questo sport. Vaega è un giocatore con un curriculum importante che ha giocato praticamente sempre da quanto è arrivato dimostrando anche una ottima continuità di prestazione. Nel ruolo citiamo il mago dell’off load Diego Antl (Rovigo).

11 Massimo Cioffi (Rovigo): elettrico, reattivo, un giocatore di quelli “a tutto campo”. Quest’anno ha saputo esprimere al meglio le sue qualità grazie al gioco veloce impostato da Rovigo. Sa prendere le giuste iniziative, è dotato di un buon cambio di passo, perché quindi non convocarlo come permit alle Zebre? Soprattuto durante il periodo della Coppa del Mondo. Ricordiamo che Massimo ha vinto il Premio Giorgio Sbrocco riservato al miglior giovane. Citiamo Pierre Bruno (Calvisano), ha fatto un buon campionato ed è stato il metamen delle fasi finali di Top12.

10 Paolo Pescetto (Calvisano): il genovese è dotato di una ottima precisione con il gioco al piede, è un giocatore tranquillo, sereno e che trasmette queste proprietà a tutta la squadra. Va detto, non è partito benissimo a inizio stagione ma da quando è stato spostato apertura ha espresso una leadership nel ruolo davvero notevole. Citiamo il “vecchietto” Luciano Rodriguez (Valorugby), migliorato dallo scorso anno probabilmente perché si è trovato a gestire una squadra più forte, si è vista la sua impronta su quanto di buono hanno fatto i reggiani in attacco.

9 Alberto Chillon (Rovigo): ha recitato un ruolo importantissimo nella trionfale regolar season del Rovigo, un altro giocatore a cui ha fatto bene “la cura” Casellato. Nel gioco veloce le doti di Alberto vengono amplificate, veloce ma anche molto bravo nella gestione della partita. Citiamo il giovane Nicolò Casilio (Calvisano).

8 Mirko Amenta (Valorugby): in questo ruolo, nella stagione 2018/19, non abbiamo avuto dubbio alcuno nell’eleggere il siciliano. Amenta è il giocare che ha più fatto la differenza con i suoi line break.

7 Alessandro Mordacci (Valorugby): tra i migliori giovani della stagione, instancabile, non molla mai. Una spina nel fianco per gli avversari nell’area del break down. Nonostante la poca esperienza ai massimi livelli ha dimostrato di essere un giocatore intelligente in ogni fase di gioco. Merita un posto in una delle franchigie.

6 Stefano Sironi (Valsugana): è stata la sua prima stagione nel massimo campionato e si è distinto per una lodevole capacità di leggere le touche avversarie. Nel gioco aperto è una terza linea dedita al sacrificio, uno che corre e che sa portare la palla avanti quando è necessario. Citiamo Giammarco Vian (Rovigo), terza linea veloce e molto abile nel gioco in attacco, l’esperienza con la Nazionale Seven lo ha aiutato parecchio.

5 Matteo Ferro (Rovigo): il capitando di Rovigo è un grande trascinatore, un giocatore maturo che si è preso la squadra sulle spalle nei momenti di difficoltà. Spostato in seconda linea causa “appesantimento” ha mantenuto le doti del numero 8 avanzando sempre palla in mano e recuperandola quando l'hanno gli altri. Pecca un pò nel gioco aereo in touche. Citazione doverosa per Agustin Cavalieri (Calvisano), l’argentino in touche ha fatto la fortuna di Calvisano e la sfortuna di ogni avversario, si ritira a 36 anni da Campione d’Italia.

4 Michele Andreotti (Calvisano): protagonista di una grande stagione, è migliorato parecchio in leadership, un giocatore intelligente e, sicuramente, aver giocato in questi anni al fianco di Cavalieri lo ha migliorato tantissimo. A dicembre si è laureato in Scienze della natura e dell'ambiente all'Università di Parma, smetterà di giocare a 25 anni per iniziare a lavorare a Milano. Mancherà in Top 12 un giocatore di questo livello.

3 Nicolò D'Amico (Rovigo): è esemplare l’immagine di come ha cambiato la partita (insieme al resto della mischia) quando è entrato nel secondo tempo nella semifinale con Petrarca. Un giocatore molto affidabile, solido in mischia chiusa e fisicamente molto forte. Citiamo Nikolas Du Plessis (Valorugby), buon portatore di palla.

2 Jacopo Pivetta (Valsugana): i tallonatori devono avere un buon lancio in touche e devono saper essere efficaci in mischia chiusa, il numero 2 e capitano del Valsugana oltre a ciò ha segnato anche un buon numero di mete per essere un giocatore di prima liena. Citiamo Marco Manfredi (Calvisano), giovane che ha mostrato carattere alla prima esperienza in Top12.

1 Danilo Fischetti (Calvisano): Dopo Bruno e D’Amico anche Fischetti si merita la nostra nomination per il secondo anno consecutivo. Il romano è il pilone più dinamico del campionato, un buon portatore di palla e aggressivo nell’1 vs 1. Rispetto alla passata stagione è anche migliorato in mischia ordinata. Citazione per Riccardo Brugnara (Rovigo).

 

 

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