x

x

La situazione economica delle Federazione italiana rugby è più grave del previsto. Lo dimostra la variazione al bilancio preventivo 2024 approvata dal consiglio federale nella sua prima riunione dopo le elezioni.

Il disavanzo sale

Il disavanzo previsto al termine della stagione è passato da 7,8 milioni di euro a quasi 10 milioni di euro. Oltre due milioni di disavanzo in più. Non sono pochi. Sommati, o affiancanti, ai 9.335.341,96 di disavanzo del bilancio consuntivo 2023, conferma una situazione preoccupante, se non proprio allarmante. Un tema sul quale si è giocata buona parte della campagna elettorale che ha premiato il candidato dell'opposizione Andrea Duodo e la sua squadra rispetto al presidente Marzio Innocenti. Evidentemente queste preoccupazioni economiche sono state percepite anche dalle società del movimento, se hanno votato per chi lanciava l'allarme sui conti, rispetto a chi diceva che erano a posto.

Il destino dei fondi CVC

Su tutto questo pesa anche l'interrogativo sui circa 40 milioni di entrate extra, piovute sulla Federazione una tantum per la cessione delle quote di Sei Nazioni e URC al fondo d'investimento CVC. Questi soldi sono stati investiti e produrranno profitti in futuro (come sosteneva Innocenti) o sono stati spesi, peggio dilapidati, senza avere un ritorno (come sosteneva Duodo)? Dalla risposta dipenderà il livello di sacrifici che il rugby italiano dovrà fare per rimettere in sesto i conti. Che già di per se saranno tanti, con 9.335.341,96 euro di disavanzo 2023 e 9.996.230,55 euro di disavanzo previsto nel 2024.

Il comunicato della FIR

Ecco il comunicato della Fir sulla variazione del bilancio preventivo e l'aumento del disavanzo.

Roma - Durante la riunione del 10 ottobre a Roma il Consiglio Federale ha approvato all'unanimità la prima variazione al Bilancio Preventivo 2024. 

Tale determinazione rappresenta un passaggio funzionale a garantire un quadro reale e trasparente del lascito della precedente gestione, permettendo al rinnovato Consiglio presieduto da Andrea Duodo di partire da una base chiara per la costruzione di un piano strategico per il futuro.

La variazione, redatta secondo i principi CONI, evidenzia un disavanzo di 2.163.900€, che sommato alla perdita già prevista di 7.832.330,55€, porta il risultato preventivo finale negativo a 9.996.230,55€. Questo a fronte di una dotazione patrimoniale che al 31/12/2023 risultava di Euro 14.343.265,65€. 

La nuova governance ha colto l'occasione per ribadire la necessità di una nuova strategia, che ottimizzi l'uso delle risorse esistenti e punti a un aumento delle stesse, attraverso un processo di managerializzazione.

Il Consiglio Federale ha voluto indicare, attraverso la variazione approvata, una linea di demarcazione netta con il precedente quadriennio, che rappresenti la reale situazione patrimoniale economica della FIR e indirizzi l'organo di governo verso l'applicazione di un nuovo modello economico che sarà implementato nel corso del mandato corrente per uno sviluppo qualitativo e quantitativo sostenibile dell'intero sistema rugbistico italiano. 

Con una pianificazione a breve, medio e lungo termine, l'obiettivo sarà massimizzare il potenziale della Federazione, razionalizzando i costi, tagliando gli sprechi e operando in piena trasparenza, secondo una visione volta a garantire al movimento le risorse necessarie per avviare una nuova stagione di crescita, in linea con gli indirizzi stabiliti dal mandato del Consiglio.