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Non c’è solo il dibattito “agnello sì – agnello no” in questa vigilia di Pasqua 2017. A Noceto, per esempio, a tenere banco è la preparazione al match che deciderà un’intera stagione, in programma domenica 23 aprile al Nando Capra. In campo la locale formazione allenata da Leone Larini (al secondo anno sulla panchina degli emiliani, dopo una vita passata a Parma sponda Overmach) e la Capitolina Roma. Le due formazioni, attualmente appaiate a quota 18 punti nella Pool retrocessione 3 del campionato di serie A alle spalle di Prato, Cus Genova e Gran Sasso, si giocheranno in 80’ la permanenza nella seconda divisione nazionale. Traguardo che i nocetani hanno conquistato appena un anno fa, vincendo la finale con il VII Torinese. Ma che partita sarà e cosa potrebbe rappresentare per la squadra e per il club un risultato positivo con annessa salvezza conquistata, lo chiediamo allo stesso Larini

  • ï         Partita della vita?
    -          Della vita intesa come… proprio no. Però poco ci manca, inutile negarlo.
  • ï         La Capitolina, che squadra è?
    -          Pratica un ottimo rugby, è ben impostata sui fondamentali del gioco al largo, è reattiva, ricicla tutto e ha un tasso di efficacia mediamente molto alto. È vero che fa più punti in casa che in trasferta, ma resto dell’idea che si tratti di una squadra che non merita di lottare per non retrocedere.
  • ï         In effetti, all’andata…
    -          Ci hanno asfaltati. Ne abbiamo presi 38. Tanti, e tutti assolutamente meritati, purtroppo.
  • ï         Noceto in formazione tipo?
    -          Ci manca l’apertura Ferrarini, che si è infortunato alla prima di campionato, un elemento molto dotato e in grado di prendere per mano tatticamente la squadra. Ha venti anni, un futuro assicurato. Temo non a Noceto, sono in molti ad avergli messo gli occhi addosso.
  • ï         Al suo posto avete ingaggiato l’argentino Farias, che ha avuto qualche problema di disciplina in avvio…
    -          Due mesi di squalifica per un colpo proibito non giunto a segno. Ma che, stando a quanto ha scritto il giudice nelle motivazioni della sentenza di condanna, se fosse arrivato avrebbe potuto fare danni molto rilevanti. Giuro che è scritto così. Ma io commenti preferirei non…
  • ï         La vittima fu Villagra del Recco…
    -          I due, entrambi argentini, si conoscevano ma, evidentemente, non si volevano un gran bene. Si sono beccati  fin dall’inizio e non sono mancate le ruvidità tipiche di certi rapporti… problematici. Ma, ripeto, Farias non ha colpito Villagra. Ma ha pagato come se l’avesse fatto. Altro non dico. È meglio per tutti. Soprattutto per me.
  • ï         Ripeto la domanda: per la Capitolina, formazione tipo?
    -          Sì. Recupereremo anche Boccalini, il nostro terza centro titolare. Veniamo da una vittoria sudata ma meritata contro il Gran Sasso, il morale è alto, la voglia di faticare in allenamento c’è. Andrà come deve andare, ma faremo di tutto per vincere.
  • ï         In città l’evento è sentito?
    -          Noceto, per quanto riguarda attaccamento alle sorti della squadra e calore del pubblico, è a tutti gli effetti un’isola davvero felice, piccola Rovigo, azzarderei. Per il match della promozione sono venuti allo stadio in 2mila. Gli abitanti sono poco meno di 15 mila…uno ogni 7 era in gradinata, neonati e centenari compresi. Con il Gran Sasso erano più di 600. Per la Capitolina puntiamo a mille!
  • ï         A proposito di Gran Sasso, sarebbe bastato vincere con il bonus per…
    -          Per avere la meglio sulla Capitolina. Che invece, in un ipotetico arrivo alla pari, prevarrebbe per il risultato degli scontri diretti. Con gli abruzzesi abbiamo sprecato tre mete praticamente fatte. Ma non è una novità. A conti fatti, noi…
  • ï         Cosa?
    -          Dati alla mano, abbiamo regalato, o gettato alle ortiche, che è la stessa cosa, la bellezza di 11 punti negli ultimi 2’ delle partite di questa pool. Quattro fra mete non segnate e subite, calci contro o a favore ma sbagliati. È accaduto con Prato, due volte con il Gran Sasso e una con Pesaro. Con quei punti in più in classifica saremmo al primo posto. E invece rischiamo la serie B!
  • ï         Ma che campionato è questa serie A?
    -          Poco sensato nella strutturazione, se non nella formula. L’errore, a mio modo di vedere, sta nella formazione dei 4 gironi da 6. Non è possibile che abbiano tutti lo stesso livello di difficoltà  lo stesso peso specifico. E quando una squadra capita in quello complessivamente più attrezzato…
  • ï         Paga dazio?
    -          Pesantemente! Faccio i miei sinceri complimenti al Parabiago, matricola come noi e salvo con pieno merito con due giornate di anticipo sulla fine della stagione. Noi con Parabiago ci abbiamo giocato in amichevole, una l’abbiamo vinta e una l’abbiamo persa, ma si è trattato di due partite assolutamente equilibrate. Adesso noi ci giochiamo tutto domenica in 80’, loro stanno festeggiando. Li invidio.
  • ï         Torniamo a Noceto: progetti per il futuro?
    -          Ovviamente tutto dipenderà dal risultato del 23. Quel che posso confermare è che il piano di rafforzamento per la stagione 17-18 è già elaborato, approvato e, quel che più conta, finanziato. Abbiamo chiara in mente la squadra che vogliamo allestire e individuati i nomi dei giocatori con i quali tentare un ulteriore salto di qualità.
  • ï         Quale reparto intendete potenziare?
    -          Preferisco non scendere in particolari. Il dato significativo è che ci apprestiamo a costruire un Noceto fisicamente più consistente e in generale più performante in ogni reparto. In grado, cioè, di assorbire e neutralizzare  il peso che certe squadre sono in grado di mettere in campo e che, al momento, nei nostri confronti fa la differenza.
  • ï         E nella piccola Rovigo cosa dicono?
    -          Le bandiere alle vetrine dei bar, la gente che in piazza discute di rugby, i tifosi con gli striscioni pronti per il grande appuntamento dicono che la città è al nostro fianco. E che, nei limiti del possibile, ci aiuterà. Ovvio e scontato che il grosso del lavoro dovranno farlo i ragazzi in campo. E magari io dalla panchina.
  • ï         Basta parlare delle vostre, di sfide decisive. Chi vincerà lo scudetto dell’Eccellenza?
    -          Il Viadana del mio amico Pippo Frati, che dopo le centomila finali perse finalmente ha vinto quella che gli mancava e adesso, ne sono certo, non lo ferma più nessuno.
  • ï         Quindi Viadana batterà Calvisano in semifinale, e l’altra chi la vincerà?
    -          Il Petrarca.

 

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