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Joe Marler ha invitato i British & Irish Lions ad aggiungere un consulente specializzato in psicologia al loro staff per il prossimo Tour in Sud Africa. “Uno psichiatra aiuterebbe i giocatori e lo staff a far fronte a un lungo periodo lontano da casa chiusi in una bolla”.

Compreso il raduno blindato del mese prossimo a Jersey e la quarantena del ritorno, i Lions staranno lontani da casa per oltre due mesi in un Tour che culminerà in una serie di tre test match contro i campioni del mondo del Sudafrica.

Warren Gatland ha sottolineato l'importanza di prendersi cura del benessere dei giocatori e Marler ritiene che un terapista di squadra, uno psichiatra o uno psicologo, sarebbe fondamentale.

Il pilone inglese ha parlato apertamente della sua battaglia contro la depressione a Sky Sports, la rete TV inglese che proietterà "Big Boys Don't Cry", un documentario che esplora i modi in cui è possibile gestire la cattiva salute mentale.

 

“Forse varrebbe la pena assumere un membro del personale in più, uno adatto a questa sfera problematica. Penso che sarebbe un'ottima idea avere uno psichiatra con la squadra”, ha detto Marler che aveva già fatto parte dei Lions nel Tour in Nuova Zelanda 2017.

“I tour dei Lions sono già abbastanza duri perché si sta molto tempo lontani dalla famiglia, ma questo lo sarà in particolare a causa della pandemia”.

“Ci sono stati un paio di psicologi dello sport in tour, ma questi tendono a concentrarsi sul lato delle prestazioni. Non sono qualificati nella parte umana.”

 

Marler ha apprezzato come in passato sia l'allenatore dell’Inghilterra Eddie Jones che l'ex allenatore degli Harlequins Paul Gustard (dalla prossima stagione al Benetton ndr) abbiano capito i suoi momenti di difficoltà personale.

Il 30enne era stato selezionato per il Sei Nazioni da Jones ma aveva rifiutato la convocazione per stare con la moglie Daisy, incinta, piuttosto che rimanere nella bolla della squadra.

Nel 2016 si era auto-escluso dal tour in Australia e due anni dopo aveva annunciato il suo ritiro dalla nazionale inglese prima di un clamoroso ripensamento e la convocazione alla Coppa del Mondo 2019.

 

“Paul Gustard è stato importante, mi ha aiutato ad uscirne quando ho avuto il mio crollo psicologico. E’ stato di grande aiuto nell’aiutarmi a trovare un professionista esterno che mi aiutasse. Gli sarò sempre grato per quanto è stato ricettivo nei miei confronti”, ha detto Marler.

 

 

 

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