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Conor O’Shea, a margine della conferenza stampa che annunciava la formazione dell’Italia impegnata domenica contro l’Irlanda, ha risposto a delle domande importanti riguardo l’impiego di alcuni giocatori azzurri. Uno su tutti il terza linea del Benetton Rugby Marco Barbini, rilasciato e disponibile a giocare con Benetton nel match in programma domani a Treviso contro l’Ulster.

Nei giorni scorsi ha mosso diverse perplessità da parte degli addetti ai lavori l’invito al raduno nei riguardi di Callum Braley, mediano di mischia inglese in forza al Gloucester ed ex capitano dell’Inghilterra U20.

Conor O’Shea inizia a commentare le scelte in terza linea, con capitan Sergio Parisse out per concussion la maglia numero 8 è passata a Steyn, il sudafricano sarà affiancato da Mbandà e Tuivati, quest’ultimo preferito all’influenzato Negri.
“Abbiamo scelto i tre che comporranno il reparto di terza linea dopo aver appreso la notizia dell’assenza di Sergio. Marco Barbini non sarebbe potuto essere utilizzato per l’intero match, è al rientro da un infortunio per cui abbiamo deciso sia più opportuno farlo tornare a Treviso dove domani sarà comunque in panchina. Sarebbe stato rischioso impiegarlo domenica per poi averlo fermo per un altro mese.”

“Sebastian Negri è malato, forse avrebbe potuto farcela per domenica ma noi abbiamo bisogno di atleti al 100% della loro condizione fisica. Abbiamo puntato su Maxime perchè ha giocato bene contro Leinster. Il nostro reparto di terza linea fortunatamente oggi è molto competitivo”.

“Siamo entusiasti nel vedere giocare le nostre tre terze linee (Mbandà, Tuivaiti e Steyn ndr) come il resto del XV.”

 

L’Irlanda è una squadra molto fisica che lavora molto bene con gli avanti.
“In settimana abbiamo lavorato molto sul punto d’incontro in previsione della sfida all’Irlanda. Non dobbiamo però solo pensare al break down ma anche alla nostra efficacia sulla collisione. Se abbiamo palle veloci potremo mettere in difficoltà gli irlandesi.”

Riguardo a Jonny Sexton, il Top Class Player dell’Irlanda.
Sexton è uno dei migliori giocatori al mondo adesso e lo sarà per ancora tanti anni, gioca sempre a un livello molto alto. Ha avuto un buon maestro come Ronan O’Gara e adesso lui stesso è un maestro per il giovane Joey Carbery. Questa è l’evoluzione di una squadra di altissimo livello.”

Qual'è stato il pensiero di Conor O’Shea riguardo allo stadio mezzo vuoto contro il Galles?
“Abbiamo tre partite quest’anno, questa settimana saranno almeno 50.000 all’Olimpico. Un giornalista inglese aveva scritto quanto fosse stato triste vedere l’Italia fare il giro del campo dopo l’ennesima sconfitta per salutare i pochi tifosi rimasti sugli spalti. Ho pensato: “lui non conosce il rugby”. Dopo la partita voglio che i nostri ragazzi salutino i nostri tifosi, è una cosa che fa il rugby diverso dagli altri sport. Spero che in futuro lo stadio sia sempre più pieno.”

Riguardo a Callum Braley, perchè lui e non un mediano del Top12? 
“Dobbiamo lavorare per avere la profondità in tutti i ruoli, è importante avere anche giocatori che stanno avendo esperienze all’estero per sviluppare il nostro sistema. Questa è la ragione per cui ho chiamato Callum Braley.”
“Avevo parlato con David Humphreys
- allenatore di Braley ndr - già un anno fa, non è una cosa capitata solo da due settimane. Come lui ci sono tanti giocatori qualificati per giocare con l’Italia. Dobbiamo migliorare la nostra profondità soprattutto nei ruoli chiave. Abbiamo tanti giovani interessanti nel vivaio ma loro devono giocare prima al giusto livello per diventare internazionali.”

“Ho visto la nostra U20 ad Amatrice e ho detto wow. Ci sono giocatori promettenti - continua O’Shea -.”
“Penso al ruolo di pilone destro dove abbiamo dei giovani italiani molto forti, in primis Simone Ferrari e dietro di lui Tiziano Pasquali, Giosuè Zilocchi e Marco Riccioni.”

Carlo Canna invece sembra essere stato messo da parte ultimamente.
“Sappiamo che Carlo ha l’X Factor. Con la palla in mano è spesso pericoloso per le difese. Ma in questo momento abbiamo bisogno del giusto equilibrio in campo.”

“Noi dobbiamo e stiamo facendo le mosse giuste per crescere, abbiamo bisogno di altro tempo ma sono certo che i risultati arriveranno. So che qualcuno può dire “O’Shea dice sempre le stesse cose” ma non mi interessa. Questa secondo me è la strada da seguire.”

Queste le parole del CT Conor O’Shea che ha anche anticipato due possibili rientri per Twickenham. Sia Jake Polledri (rientrato con Gloucester) che Sergio Parisse potrebbero rientrare per la partita contro l’Inghilterra.

 

Le formazioni di Italia - Irlanda

 

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Foto Pino Fama

 

 

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