x

x

Il capitano di Italrugby Sergio Parisse ha monopolizzato ieri gran parte dell’attenzione dei giornalisti presenti alla conferenza stampa per la sfida all'Irlanda allo Stadio Olimpico di Londra.

L'Italia si gioca oggi le ultime speranze di passaggio ai quarti di finale della Rugby World Cup (16.45 locali, 17.45 in Italia in diretta Sky Sport 2 e differita MTV alle 23) proprio contro quell'Irlanda che la eliminò nella RWC 2011a Dunedin.

Sergio rientrerà dall'infortunio patito a Cardiff nell'ultimo match pre mondiale proprio oggi, dopo tre settimane di convalescenza e riabilitazione dall'intervento chirurgico. Queste le sue parole “Non sarò al mio 100% ed è normale che sia così. Ma qualunque cosa accada, darò il mio massimo sino a quando resterò sul campo. E non importa se saranno trenta, cinquanta, ottanta minuti. Quello che conterà, alla fine, sarà la performance della squadra”.

“Siamo sfavoriti e non dico niente di nuovo. Abbiamo poche possibilità, ma sono un competitore e sono certo che, se avremo anche solo l’1% di possibilità, ci batteremo sino in fondo per portare a casa la partita. Non è stato facile guardare i ragazzi in televisione nelle prime due partite, ma sono sempre rimasto in contatto con la squadra. C’era frustrazione dopo la gara contro i francesi e la vittoria con il Canada forse non è stata quella che avremmo voluto e che ci si aspettava, ma penso che le altre prestazioni dei canadesi con la Francia e di molte squadre di Tier 2 in generale abbiano fatto capire che non ci sono partire facili in questo Mondiale. Abbiamo vinto contro il Canada e questo è importante”.

Parisse ha continuato così “Ho ritrovato una squadra che ha voglia di fare bene e che si è allenata nel migliore dei modi per riuscirci. Ora non c’è più nulla da dire, nulla che lo staff possa fare se non darci gli ultimi piccoli consigli. Tocca a noi, adesso siamo noi a doverci prendere le nostre responsabilità e scendere in campo”.

“L’Irlanda è una grande squadra, gioca il miglior rugby dell’Emisfero Nord in questo momento. Non c’è un giocatore chiave, ma una serie di punti di riferimento importanti  nelle varie fasi del gioco come Sexton, Murray, Heaslip, O’Connell. Nessun singolo fa la differenza in questo sport e l’Irlanda lo dimostra: sono bravi nel gioco tattico, sulle palle alte, giocano un rugby semplice ed efficace, con un’ottima organizzazione in mischia e touche. Sono più forti di noi, dovremo fare il miglior match dell’anno per sfidarli” ha concluso Parisse.

 

Foto Alessandra Lazzarotto

Risultati e classifica della Pool D

Risultati e classifica della Rugby World Cup 2015 - Clicca sul match per tabellino e statistiche

ISCRIVITI AL SOCIALNETWORK DEL RUGBY!!!