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E se fosse stato tutto un gioco di parole  per sviare l’attenzione, cioè che Conor O’Shea non debba essere l’allenatore della Nazionale italiana di rugby ma il director of rugby, il capo supremo del movimento tecnico del rugby italiano.

Insomma Gavazzi avrebbe giocato sulle parole perché O’Shea avrà un ruolo diverso e superiore a quello di allenatore e guiderà tutto il rugby italiano. In quel caso per l’appunto l’allenatore potrebbe essere Mike Catt.

Andiamo a vagliare le altre opzioni percorribili, Fabien Galthiè che tuttavia radio mercato darebbe per remota, forse definitivamente tramontata. Alcuni parlano di Marcelo Loffreda, allenatore dell’Argentina terza ai mondiali 2007, o Santiago Phelan, suo successore alla panchina dei Pumas quando è andato ad allenare Leicester. Ipotesi affascinante e “caratterialmente” vicina al rugby nostrano.

Un’altra ipotesi potrebbe essere quella di Michael Cheika che sposerebbe l’Italia come progetto di vita e grande scommessa rugbystica. Piccolo particolare che manca la rescissione del contratto dalla federazione australiana.

In ogni caso non manca molto, il count-down è iniziato e dovrebbe terminare appena dopo il match che chiuderà questo 6 Nazioni a Cardiff, ma il compito del futuro Director of Rugby, allenatore che sia o di entrambi sarà impegnativo e difficile.

In bocca al lupo!

 

Foto Elena Barbini