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Foto London Irish
Foto London Irish

I London Irish sono stati sospeso dalla Premiership e non potranno partecipare a nessuna competizione nella prossima stagione, lo ha confermato la Rugby Football Union.

Gli Exiles, club del centro di Londra in cui militano gli azzurri Luca Morisi e Danilo Fischetti, sono l'ultimo club vittima della crisi finanziaria che colpisce la Premiership. Dopo Worcester e Wasps ecco i Londo Irish con l'orizzonte del rugby in Inghilterra che continua ad apparire cupo, con la massima lega che ora conta 10 squadre.

L'agenzia di stampa PA analizza la situazione: 

 

Worcester Warriors

Il primo club ad essere sospeso nel settembre scorso, il futuro di Worcester è ancora incerto nonostante sia stato acquisito dal gruppo Atlas di Jim O'Toole. L'ingresso nella seconda divisione del Championship è stato bloccato dalla Rugby Football Union per il loro fallimento nel soddisfare determinate condizioni e il loro piano di unirsi a Stourbridge e ricominciare nella quinta divisione sembra ormai fallito.

 

Wasps

Un mese dopo il fallimento di Worcester, anche gli Wasps sono stati sospesi da ogni attività, duro colpo la perdita di uno dei marchi più famosi del rugby inglese. Il peggio è arrivato quando, dopo aver puntato a una rinascita nel Championship, il mancato adempimento di determinate condizioni ha costretto la RFU a revocare la loro licenza e retrocederli in fondo alla piramide rugbistica. Troppi i debiti accumulati per il nuovo impianto di Coventry.

 

London Irish

Sommersi da debiti per circa 30 milioni di sterline e con il proprietario Mick Crossan desideroso di vendere, London Irish ha seguito le orme di Wasps e Worcester uscendo dalla Premiership. La RFU ha concesso una proroga della scadenza fino al 6 giugno per completare la proposta di acquisizione da parte di un consorzio americano o per Crossan di dimostrare di poter finanziare gli Irish per l'intera stagione 2023/24. Nessuna delle due opzioni si è concretizzata.

 

Sotto osservazione: 

Leicester Tigers

Leicester a febbraio ha avuto bisogno di un'iniezione di liquidità di emergenza di 13 milioni di sterline da parte dei direttori Peter Tom e Tom Scott per affrontare ciò che l'amministratore delegato Andrea Pinchen ha descritto come "condizioni molto sfidanti". Una lettera del club agli azionisti inviata a marzo ha dichiarato che se il finanziamento non fosse stato approvato, non ci sarebbe stata altra opzione se non sciogliere la squadra.

Exeter Chiefs

Anche Exeter, uno dei pochi club a operare con profitto nell'era pre-pandemia, è stato costretto a prendere misure speciali a dicembre.