Infortuni nel rugby? Tempi di recupero e velocità del gioco
Abbiamo letto con interesse l’intervista rilasciata dal responsabile dello staff medico del Benetton Rugby in tema infortuni. Il Dr. Marino Baldo dopo aver fatto il punto dell’infermeria di casa ha affrontato un tema caldo del rugby moderno: la causa di infortuni sempre più frequenti.
Ne riportiamo uno stralcio dalla news del club "Partecipare al Pro12 richiede molte energie e tanta preparazione. Buona parte dei nostri giocatori sono nazionali e soprattutto in una stagione come quella in corso con Mondiali e Sei Nazioni hanno avuto poco tempo per recuperare….Spesso ci capita di giocare domenica in casa e venerdì sera in trasferta con soli 4 giorni a disposizione… In più il rugby moderno sta diventando sempre più fisico e veloce di conseguenza gli impatti sono più forti”.
Un mix di fattori può portare quindi ad una casistica di infortuni più alta del dovuto, il dovere viaggiare spesso accorcia i tempi di recupero e riposo, la velocità del gioco e gli impatti mettono sempre a maggior rischio la salute e l’integrità dei giocatori.
“Quest'anno abbiamo avuto molte fratture traumatiche, alcune anche particolari, mi vengono in mente le fratture del massiccio facciale di Nitoglia, Gori, Gega e Filippetto, tutte nell'arco di due mesi. Abbiamo avuto la frattura della mano di Ferrari, la frattura del radio di Santamaria e la frattura costale di Zanni il quale ha continuato a giocare ugualmente….. Inoltre abbiamo a che fare con dei quadri clinici cronici di alcuni giocatori che non possono essere disponibili durante tutti gli allenamenti”.
Se da una parte è importante il riposo dall’altra dall’altra lo è la prevenzione che avviene con programmi ad hoc e terapie preventive come l’ozonoterapia, la neuralterapia, le onde d’urto e la fisioterapia convenzionale. Baldo ha “stressato” anche sull’importanza del supporto psicologico che il medico può dare all’infortunato monitorandolo day by day, il chè ha una valenza a livello di controllo del recupero fisico ma anche di sostegno psicologico, altrattanto importante per la corretta guarigione ell'atleta.
Ricapitolando la situazione infortuni Ornel Gega è al rientro dalla frattura allo zigomo rimediata al 6 Nazioni, Pratichetti deve recuperare dalla lesine al collaterale, Santamaria sta recuperando molto bene dalla frattura al radio. Mentre Filippetto ha subito una distorsione al ginocchio destro e Fuser al rachide cervicale, entrambe son oin fase di monitoraggio.
Foto Elena Barbini