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Non ci aspettavamo un finale così e probabilmente l'Italia, per come ha giocato questo Sei Nazioni, non meritava di chiudere con uno score così risicato. Altro giro, altro Cucchiaio di Legno. Fa niente, lo avremmo preso comunque. Ahimé questo è uno sport che ormai si construisce sui dettagli, più si sbaglia più c'è il rischio di perdere, e su questo negli ultimi due incontri l'Italia ha peccato tanto.

“Ci sono opportunità e lezioni da trarre da questo Sei Nazioni e dalla partita di oggi. Nel primo tempo la Scozia ha dominato, noi abbiamo avuto il merito di non mollare, nel secondo tempo avremmo dovuto concretizzare maggiormente alcuni linebreak, come ha fatto la Scozia alla fine dell’incontro. Eravamo partiti per continuare sulla strada di conquistare rispetto e credibilità in questo Torneo, credo questo sia stato fatto. Dobbiamo accrescere l’esperienza di un gruppo giovane, che negli ultimi diciotto mesi ha visto oltre venti esordienti e che deve migliorare nei dettagli. Con alcuni episodi gestiti diversamente oggi potremmo essere qui a parlare di due, tre vittorie nel Torneo. Qui a Murrayfield abbiamo concesso nove penalità ed un giallo alla Scozia nel primo tempo, consentendo loro di tenerci sotto pressione, impiegando molte energie per difendere: è una delle aree su cui vogliamo e dobbiamo migliorare. Sono un ottimista di natura, questa sera la passeremo tra noi dopo il lungo percorso in questo Sei Nazioni, poi inizieremo a lavorare per la Rugby World Cup” sintetizza il CT azzurro Kieran Crowley in conferenza stampa ad Edimburgo a conclusione dell’ultima giornata del Guinness Sei Nazioni.

Capitan Michele Lamaro è sulla stessa lunghezza d’onda del tecnico neozelandese: “L’accuratezza dell’esecuzione e le nostre skills individuali sono le aree dove dobbiamo continuare a lavorare maggiormente. Oggi abbiamo fatto cose a tratti incredibili, contro una grande Scozia, riuscendo a rimanere in partita sino alla fine. Gli ultimi cinque minuti devono essere una lezione per noi di come imparare a gestire i finali di partite come quella di oggi, così come il nostro modo di adattarci all’arbitro ed agli avversari, cosa che oggi soprattutto in mischia abbiamo fatto solo a tratti”.

“Abbiamo avuto alti e bassi nel Torneo - ha aggiunto il flanker della Benetton - ed a questo livello è necessario essere più cinici e concreti. Quando lo siamo stati, contro avversari di alto livello come quelli del Sei Nazioni, abbiamo visto di poterli mettere in difficoltà ed oggi, a tratti, siamo stati eccezionali in difesa contro una Scozia che ha fatto vedere un ottimo rugby”.

 

 

Foto Federugby