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Si era visto due settimane fa per la prima volta in tribuna allo Zaffanella per Rugby Viadana - Colorno e si è rivisto al Battaglini domenica per Rugby Rovigo - Petrarca. Il CT della Nazionale italiana Gonzalo Quesada ha iniziato a seguire il massimo campionato domestico Serie A Elite ed è stato subito intercettato da Ivan Malfatto del Gazzettino al termine del Playoff che ha visto trionfare il Petrarca 24-22 sul Rovigo e accedere alla finale del 2 giugno a Parma. 

La sintesi del pensiero di Quesada

“I club di rugby nei paesi latini come l'Italia sono il cuore del movimento. Il modello misto fra campionato e franchigie professionistiche può funzionare bene per entrambi, come è successo in Argentina con i Jaguares” . Questa la sintesi del suo pensiero sul campionato di Serie A Elite, da cui la sua Nazionale non prende giocatori, ma che è ritenuto tassello importante nelle strategie della Federazione italiana rugby. Un tassello però particolarmente conflittuale e che i presidenti dei club ritengono trascurato.

Gonzalo Quesada allenatore

Gonzalo Quesada su sistema Franchigie e Rugby domestico

"Per me una partita come questa è un ritorno a un'esperienza già fatta in Argentina e Francia, dove i club sono il cuore del movimento come qui. Sono i club che portano i ragazzi al rugby. Il modello di sviluppo italiano oggi è simile a quello che c'era al mio Paese con i Jaguares: due franchigie professionistiche (Benetton e Zebre) e sotto il campionato con un livello lontano da quello internazionale, ma sicuramente più alto qui che in Argentina. Va trovato un equilibrio nello sviluppo di questi due livelli rugbistici e io credo che sia possibile. È un modello che può funzionare per entrambi. L'ho visto in Argentina, dove i club dicevano che l'avvento dei Jaguares li avrebbe penalizzati, o fatti morire. Invece li ha fatti crescere. Ha portato tanti ragazzi a giocare e vedere come modello, orgoglio e punto d'arrivo sia la maglia del club, che quella della franchigia professionale".