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“Men should be what they seem; Or those that be not, would they might seem none!”
- Gli uomini dovrebbero essere come sembrano; potessero invece non sembrare nemmeno uomini quelli che non sono come sembrano!-
William Shakespeare

Ho visto quel giorno che desideravo vedere, quella partita come la immaginavo. Brutta, meravigliosamente sporca, il rugby dell' intelligenza degli uomini contro la volontà di altri uomini. Uno scontro fatto di tensione e controllo e coraggio, coraggio a piene mani. Quel derby di Sicilia in B di ieri spettacolo sublime e indegno al contempo come la Sicilia. Dico sublime per come hanno giocato gli uomini: un muro da un lato come la legione che mi aspettavo, solida come un vallo con una macchina di guerra spaventosa che era quella mischia degli Ama che quando si muoveva faceva paura sgretolando pian piano ma inesorabilmente le fila del Padua. E dico sublime per la sforzo folle degli Iblei che cercavano di mettere in movimento le ali veloci ma che venivano stretti al centro in una morsa asfissiante con la sola possibilità di sfondare li contro quel bastione dove le loro ondate si infrangevano. E gli eroi del Padua sono emersi nel generoso sacrificio: Calamaro e Iacono su tutti e più indietro Minardi nessuno degli altri me ne voglia ma era stupendo vederli partire tra le fila avversarie, cercare buchi impossibili che gli Ama chiudevano, sapevano di essere in trappola ma non potevano arretrare e attaccavano dove solo potevano attaccare dando il meglio. sembrava di vedere i piloti argentini nella guerra delle Malvinas lanciarsi contro le maggiori forze degli Inglesi a testa bassa e con sprezzo di tutto. E una volta ci son riusciti, il buco sull'unico errore del muro messinese con una meta premio al coraggio. Dall'altro lato la disciplina, la testa, la concentrazione, la forza dei ragazzi di Messina hanno impressionato. Chi non credeva che fossero uomini è stato servito, chi non pensava fossero una cosa sola con il loro allenatore è stato servito, chi non sapeva quanta capacità di ingannare il tempo avesse quel diavolo di un samoano è stato servito e quanto fosse freddo quell'inglese è stato servito. Lanci lunghi che seguivano folate offensive vertiginose e stancavano gli avversari costringendoli a risalire e finire ancora al centro in quella soffocante trappola predisposta dal gentile neozelandese. Ma su tutti i messinesi un piccolo grande uomo, uno venuto fuori dal vivaio e da questa città. Robertino giocava ieri come un veterano, di ghiaccio nelle aperture ordinate, in asse perfetta nel modo di far avanzare la squadra dentro i ventidue avversari. E attorno lui la forza di quel gruppo che non ha mai avuto incertezze e tentennamenti nel superare e riformare quello che è venuto meno. Uomini importanti che son stati rimpiazzati da altri freschi che non hanno sfigurato. Come una legione. Questo son stati gli Ama ieri nell'indegno catino di gioco di Ragusa. E dico indegno perchè non si può mortificare così una città e il rugby che esprime ospitando una partita così in uno squallido terreno come quello di ieri, costringendo il Padua a presentarsi all'Italia che ieri seguiva la partita così. Fortunatamente c'erano gli uomini in campo a rendere stupendo quello che altri uomini dietro le scrivanie e negli uffici unti di ammuffito potere cercano di vanificare: i siciliani e il rugby.

 

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