Gonzalo Quesada straccia Crowley in italiano e comunicazione
Alla prima conferenza lo batte 96-17, come gli All Blacks con l'Italia
Nella primavera del 2021, presentando Kieran Crowley come nuovo ct dell'Italia, il presidente Marzio Innocenti si era lasciato scappare una promessa. «Ho chiesto a Kieran di parlare in italiano dai prossimi test autunnali». Promessa non mantenuta. Non per colpa sua, ma del cocciuto neozelandese che fino alla sua ultima conferenza stampa al Mondiale (sentire per credere, c'è la registrazione) ha sempre e solo parlato in inglese. Una mancanza di rispetto e di professionalità verso il Paese che l'ha ospitato (e pagato) per anni, prima al Benetton e poi in Nazionale. Sarà stato anche un bravo tecnico, uno che ha ridato gioco e identità alla squadra, che aveva il gruppo in pugno, ma è stato un pessimo comunicatore. E la Fir gliel'ha permesso. E questo in una Nazionale che ha bisogno come l'aria di comunicazione è un aspetto molto negativo. Di colonizzazione, non solo linguistica.
BRAVO GONZALO - Gonzalo Quesada alla prima conferenza stampa da citì azzurro ha già stracciato Crowley (ascoltare per credere). L'ha battuto 96-17 come hanno fanno i suoi (di Crowley) All Blacks al Mondiale con l'Italia. «Cercherò di parlare il più possibile italiano» ha esordito il tecnico argentino. «Da quando ho saputo di essere il nuovo capo allenatore mi sono dato da fare. Due mesi fa non parlavo una parola di italiano. Solo grazie e per favore. Ho lavorato molto per potere parlare un po' italiano. Per me questa cosa è molto importante» ha continuato.
I GIUDIZI DEI COMUNICATORI - «Intanato con l'italiano ci siamo, è perfetto», ha sottolineato il presentatore Francesco Pierantozzi di SkySport. «Aggiungo che preparando l'annuncio di Gonzalo alcuni mesi fa - ha detto Andrea Cimbrico media manager della Fir - le prime telefonate con lui erano state in inglese e francese. È impressionante il progresso che il nostro ct ha fatto dal punto di vista linguistico». Ha chiuso il tecnico federale Daniele Pacini: «Gonzalo è modesto e non ha detto che la sua insegnante di italiano l'ha uccisa di lezioni extra...Lui è curioso e voleva assolutamente trovarsi pronto e parlare italiano nel mondo migliore possibile».
Se il buon giorno si vede dal mattino (a differenza della considerazione per il campionato di serie A Elite, vedi l'articolo precedente) nell'era Quesada la comunicazione sulla Nazionale per il ct è destinata a diventare una cosa importante come i risultati. Alla prossima chicca...