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Tre venete e una lombarda con lo scudetto sulla maglia. Questo il parterre (magari non proprio del Roi, ma questo passa il convento, e lamentarsi serve una cippa) dei convenuti alla volata che assegnerà il titolo di miglior squadra del rugby domestico tricolore. Volata che si disputerà nell’anno del record negativo delle nostre due rappresentati celtiche, classificatesi ultima e penultima nel torneo della birra (quella buona!). Ma se questo il nostro movimento è riuscito a produrre, prima di lanciarsi (non lo faremo, non l’abbiamo mai fatto, non ci interessa farlo e forse non ne saremmo neanche capaci) in dotte (?) e profonde (?) disquisizioni sul perché al Sei Nazioni… o sul perché la nostra under 20, o sul perché gli stadi vuoti o su altri mille quesiti “alti”, vediamo di mettere sul tavolo la realtà per quella che è. Smettendo, per una volta, di assumere quel ghigno vagamente disgustato e gâté di chi deve parlare di una cosa ma sa che meriterebbe parlare di altro. Sia detto una volta per tutte: se l’Eccellenza (intesa come massima divisione nazionale) ha problemi, non sarà un umile cronista (non questo) a risolverli o a svelarli ai meno attenti.  A chi racconta  di rugby spetta di fotografare l’esistente e di prevedere, se ci riesce, come andrà a finire. Per rispetto di chi sui campi dell’Eccellenza suda, fatica, raramente si diverte e qualche volta si fa pure male, e di tutti quei dirigenti (coraggiosi, sì) che non hanno abbandonato. E di quei tanti o di quei pochi che continueranno a pagare il biglietto.

La finale sarà Rovigo – Calvisano al Battaglini, dicitur. Perché questo ha detto, e non solo sul piano numerico, la stagione regolare che ha visto il Petrarca di Andrea Cavinato scippare il quarto (arrivando terzo) biglietto per i play off alle Fiamme Oro. L’unico dubbio, chi scrive, ce l’ha sulla effettiva consistenza del Calvisano (posto che il Petrarca non è quello maltrattato in casa dal Mogliano all’ultima di campionato) se non saranno della partita Costanzo e Morelli. Perché, molto semplicemente, senza di loro “là davanti” per almeno 55’, il Calvisano è un’altra squadra. Meno forte. Si aggiunga che la scelta romena in mediana ha pagato solo in parte e che la cabina di regia che si annuncia per gli scontri decisivi della stagione è solo lontana parente di quella messa in campo l’anno scorso. E a voler essere precisini e carogne il giusto, anche il numero 8 attuale, rispetto a chi quella maglia indossò l’anno scorso… Per arrivare in finale Calvisano deve eliminare il Petrarca, che quanto a infortuni e indisponibilità potrebbe tenere un master universitario. Ma che se per le partite decisive della stagione potrà disporre della sua mediana made in NZ… una parola pesante potrebbe dirla davvero. Azzardiamo: Petrarca di misura alla Guizza e Calvisano in casa, passa per differenza punti. Decisivo il gioco dei bonus.

La seconda doppia semifinale è quella su cui sembrano esserci meno dubbi quanto a esito finale. Anche se il Rovigo a trazione neozelandese in panchina un gioco particolarmente brillante ed efficace ne ha fatto vedere pochino (più dei diretti avversari, però. Va detto). Nel confronto con i trevigiani di Properzi e Galon la differenza potrebbero farla il piede di Basson e i chili (molto ben adoperati) di Van Niekerk nel primo canale. Il Mogliano senza Barraud è un’altra squadra, è vero. Però Trent Renata (from Npc) è un numero 10 ordinato e dotato di buona (a volte eccellente) attitudine al comando. E col piede se la cava. Si dice che la mischia chiusa del Mogliano non valga quella di Rovigo. Sugli 80’ è vero, ma le due sfide potrebbero risolversi nei primi 40’ e Mogliano ha un pacchetto che corre e che, quanto a disponibilità al gioco, supera in predisposizione quello rossoblu. Riassumendo: due vittorie di Rovigo, la seconda più larga della prima.

Scommetto anche sul pubblico: Petrarca e Calvisano, nelle due gare, porteranno sulle tribune 5mila spettatori (3500 al Plebiscito, 1500 al San Michele), Mogliano e Rovigo 8 mila (2500 al Quaggia, il resto al Battaglini). Meteo permettendo.

 

Di Giorgio Sbrocco per Rugbymeet

 

Le formazioni delle semifinali:

14.05.16 – ore 18.00 – diretta Rai Sport 1

Marchiol Mogliano Rugby v FEMI-CZ Rovigo

Rugby MoglianoOdiete; Guarducci, Ceccato E., Pavan, Buondonno; Renata, Semenzato; Cicchinelli, Saccardo (Cap.), Riccioli; Van Vuren, Bocchi; Rouyet, Gatto, Zani.

A disposizione: Makelara, Buonfiglio, Ceccato N., Maso, Corazzi, Endrizzi, Benvenuti, Onori

Rugby Rovigo: Basson; McCann, Majstorovic, Van Niekerk, Menon; Rodriguez, Chillon; Bernini, Lubian E., Ruffolo; Parker, Boggiani; Tenga, Momberg (cap.), Quaglio.

A disposizione: Silva, Balboni, Atalifo, Maran, Ferro, Frati, Bronzini, Mantelli.

 

15.05.16 – ore 17.45 - diretta Rai Sport 1

Petrarca Padova v  Rugby Calvisano

Petrarca Padova: Menniti-Ippolito; Fadalti, Favaro, Bettin,Rossi; Nikora, Su'a; Targa, Nostran, Conforti (cap.); Michieletto, Gower; Rossetto, Ferraro, Acosta.

A disposizione: Milani, Iacob, Zago, Tveraga, Trotta, Salvetti, Francescato, Belluco.

Rugby Calvisano: Chiesa; Canavosio, Bergamo, Castello (cap), Di Giulio G.; Vlaicu, Raffaele; Tuivaiti, Mbandà, Belardo; Beccaris, Cavalieri; Biancotti, Giovanchelli, Panico.

A disposizione: Violi, Morelli, Costanzo, Andreotti, Giammarioli, Surugiu, Buscema, De Santis.

 

 

Foto Alfio Guarise

Le semifinali di Eccellenza