Eccellenza: petrarca ha la meglio su rovigo, al plebiscito il derby finisce 17-14
Nella splendida cornice del Veneto Derby Day, la VEA FEMI-CZ Rugby Rovigo Delta subisce il secondo stop in Campionato perdendo per 14-17 contro i padroni di casa del Petrarca Padova. Con il calcio iniziale dei due grandi ex Naas Botha e Guy Pardiès ha inizio il derby d'Italia, che vede i Bersaglieri subito agguerriti e i padroni di casa non da meno.
I rossoblù prendono in mano la situazione, iniziano molto bene con le fasi statiche. A nemmeno 10 minuti dal fischio d'inizio Ngawini schiva un avversario dietro l'altro rompendo la difesa del Petrarca e offre l'ovale al compagno di squadra Bortolussi che vola in meta praticamente sotto i pali: è Bergamasco a trasformare per lo 0-7. Sale la tensione da derby e dopo poco Quaglio viene punito con cartellino giallo; in superiorità numerica Petrarca risponde subito alla meta rossoblù oltrepassando la linea con Giusti al 13'. Marcato trasforma per il pareggio. La VEA FEMI-CZ Rugby Rovigo Delta non demorde e sfrutta le proprie abilità nelle fasi statiche, riuscendo a rubare touche al Petrarca e a tornare in attacco nei pressi dei 5 metri avversari. Gli sforzi degli avanti rossoblù sono premiati al 27' con una meta tecnica che Bergamasco trasforma in tranquillità. Il centro rodigino ha la possibilità, alla fine del primo tempo, di allungare ulteriormente le distanze con un piazzato che però non centra i pali: le squadre tornano quindi agli spogliatoi sul punteggio di 7-14. La ripresa è tutta un'altra storia. Rovigo, con il passare dei minuti, perde la propria supremazia in mischia e pecca d'indisciplina tanto da non riuscire a guadagnare altri punti (complici anche due errori dalla piazzola di Basson, uno al 13' e uno al 17'). Padova non demorde mai e ci prova in tutti modi a superare la linea di meta, riuscendoci solo al 25' con una bella azione di Bettin che serve un ottimo ovale al compagno di squadra Innocenti. È Menniti-Ippolito, entrato a sostituire Marcato, a trasformare per il pareggio. Sul finire di gara si alza nuovamente la tensione e stavolta è Ferro ad essere punito con cartellino giallo: i padroni di casa, sempre grazie a Menniti-Ippolito, centrano i pali al 32' e sorpassano i rossoblù.
E con il punteggio di 17-14 si chiude il derby: l'Adige Cup, per la prima volta, rimane a Padova. Commenta così il match coach Filippo Frati: “Il derby è sempre il derby, non si può dire che per noi questo non fosse importante. Ci tenevamo tantissimo a vincere questa partita e l'avevamo preparata bene. Abbiamo cercato di giocare i palloni che abbiamo avuto ma oggi non siamo stati efficaci quanto Padova, a cui vanno i complimenti per come ha gestito la partita. Il problema è stata la disciplina e in settimana, soprattutto con l'avvicinarsi dei play off, dovremo lavorare soprattutto su questo”.
“In difesa non siamo stati efficaci come al solito e abbiamo concesso una meta con troppa facilità - gli fa eco il collega Andrea De Rossi - Abbiamo preso troppi calci contro e la chiave della partita è stata proprio il fatto che siamo stati troppo indisciplinati. Mischia touche nel primo tempo sono state pressoché impeccabili, nella ripresa l'indisciplina ci ha puniti. Per quanto riguarda l'extra-partita, giocare in uno stadio così è molto bello: è stata una bella giornata di rugby, quello che dovrebbe essere sempre. Il derby day è una formula vincente, che fa venire molta gente allo stadio, e che sarebbe bello ripetere ogni anno”.