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È stata una semifinale che ha vissuto nell’incertezza per non più di un quarto d’ora. Poi le differenze, soprattutto di cilindrata e di velocità di punta, sono emerse in tutta la loro prevedibile evidenza. E per Viadana non c’è stato niente da fare. Nei voti dell’ultima partita di stagione, anche un occhio al pregresso in stagione regolare.

PAGELLE

Arbitro Blessano: una sicurezza. Anche lui, allineato alla terminologia imperante, chiede lumi al Tmo circa il grounding di Novillo. Prendiamone atto: dire toccato non si può. In precedenza, quando a Roscini (Tmo di giornata), interpellato circa una situazione non esattamente solare, scappa detto che “con una sola telecamera non è che io possa avere una visione…”, non batte ciglio e assorbe il colpo con classe. Quando deve spiegare spiega, quando deve reprimere reprime, quando deve calmare le acque lo fa con sagacia, autorevolezza e carisma. Al minuto 9 avvisa chi di dovere: “o vi calmate o comincio con i gialli e i rossi. Non obbligatoriamente in quest’ordine”. Quando Costanzo si lamenta di un placcaggio non esattamente comme il faut, lo tranquillizza “ho visto io, l’ha chiuso, fidati”. Detesta resettare mischie, interviene a punire assetti fuori norma tutte le volte che occorre farlo e nella zona di collisione è un libro stampato, bene. Si può volere di più da uno al quale, tutto sommato chiediamo solo di certificare la regolarità delle operazioni? No. Motivo per cui il voto è 10.
 

Calvisano

Minozzi: è la sua annata, la migliore da quando è a Calvisano. Ha messo su i chili di cui aveva bisogno, gioca estremo in una squadra che molto raramente va in confusione e si permette perciò il lusso di concentrarsi sulla fase offensiva. Mette dentro due trasformazioni molto difficili. Non il migliore in campo, se non per la giuria, ma ha disputato una partita di spessore. Voto: 8

Bruno: al 16’ perfora la linea di Viadana e punta dritto verso i pali, ma le mani e il controllo dei tempi di esecuzione del passaggio non sono all’altezza delle gambe. Peccato. Bella anche se facile la meta in chiusura di primo tempo, si segnala per una sontuosa presa alta in pressione e per una bullata nei confronti di Amadasi appena placcato. Roba da bar del patronato. Da evitare. Voto: 7 

Paz: sua la seconda meta e un buon numero di azioni pregevoli per nitore esecutivo e scelta della soluzione. Si conferma pedina fondamentale sullo scacchiere arretrata di Massimo Brunello. È uno che, prima ancora che per le cose egrege che fa, si segnala per gli errori che non commette. Averne! Voto: 8

Lucchin: al 54’ manca un passaggio in apparenza elementare per Paz, contribuisce con muscoli e la giusta dose di coraggio, alla causa dei suoi. Si continua a notare ma il volume di lavoro che svolge negli 80’ che trascorre in campo è di dimensioni e qualità considerevoli. Voto: 7

Susio: suo l’avanzamento che porta alla meta di Pettinelli in avvio di partita. Si segnala per almeno tre sgroppate vincenti e per un atteggiamento sempre propositivo alla ricerca di soluzioni efficaci e vincenti. Rimane in campo fino a un quarto d’ora dalla fine. Ha ripagato pienamente la fiducia che gli è stata accordata. Voto: 8

Novillo: al 30’, dopo un buco sontuoso, spreca tutto con un sottomano da torneo scapoli-ammogliati, ma si rifà un minuto dopo accarezzando di collo pieno il pallone che si incarica di schiacciare dolcemente in meta sotto i pali per il 21-3 in odore di bonus. Tiene bene la linea sia in attacco sia in difesa e pilota da ottimo conoscitore del gioco l’intero reparto veloce. Possiede talento e la giusta dose di esperienza. In finale sarà decisivo. Voto: 8

Semenzato: non la sua miglior partita. Qualche passaggio male eseguito e qualche pallone buttato dietro “che tanto qualcuno che lo prenda ci sarà”. Gioca dal primo all’ultimo perché altri numeri 9 il Calvisano non ne ha. A fine carriera avrebbe meritato minutaggi meno massicci. Da applausi (15’) il pedatone incrociato su palla recuperata da Riccioni che vale 60 metri di avanzamento. La classe non è acqua! Voto: 6

Tuivati: quando serve: c’è. Sempre e dovunque. Lo scout della partita dirà quante volta ha superato la linea del vantaggio palla in mano. A occhio: tante! C’è in tutte le azioni da meta dei suoi, è il diesel che tutti vorrebbero avere al proprio fianco. Voto: 10

Pettinelli: gioca poco meno di un’ora e sfodera un repertorio da giocatore di livello assoluto. Ricorda il miglior Alessandro Zanni (quello giovane e integro) per l’incedere palla in mano, le conquiste in rimessa laterale e per la risolutezza degli interventi in zona di collisione. Blessano lo punisce per un’entrata di spalla su Bronzini a trenta centimetri da terra. Probabilmente ha ragione. Nel rivedere le immagini rallentate, però, viene da alzarsi in piedi e battere le mani. O crepare di invidia. Voto: 8

Giammarioli: il baby cresce. Non di statura, purtroppo, ma in consistenza ed efficacia complessiva. Ha dalla sua lo spunto sul breve e una buona tecnica nelle situazioni di impatto. In più: conosce e capisce il gioco. Il contributo che fornisce alla squadra è molto elevato. La continuità è il suo valore aggiunto. Voto: 8

Andreotti: non è parente. Ma quanto ad autorevolezza ricorda il grande Giulio. È diventato uno specialista delle battaglie aeree, in chiusa è il “trattore” di cui ogni prima linea ha assoluto bisogno e comincia anche a mettere becco e mani nelle situazioni di gioco rotto. Una capatina in azzurro…No? Voto: 9

Cavalieri: Brunello lo fa rifiatare prima del 50’. Decisione saggia. Invecchiando pare aver (finalmente) imparato le regole del gioco e il regolamento. Non regala più la quota fissa di calci a favore degli avversari e dirige la rimessa come un consumato nocchiero dalla vista lunga. E quando proprio occorre andare sul ruvido, è uno su cui si può sempre contare. Mica poco! Voto: 7

Riccioni (Costanzo 47’): Un paio di numeri nel traffico a terra in avvio e poi una prestazione sontuosa in chiusa e nel gioco raggruppato. Piloni così giovani e così forti era un pezzo che non se ne vedevano in giro. Se mantiene e promesse… Intanto Voto: 8

Morelli (Luus 50’): capitano, mio capitano! Sue le mani educatissime che al 36’ trasmettono al largo la palla per la cavalcata vincente di Paz che incrocerà con Minozzi per la meta n.5. Ripete il gesto in avvio di secondo tempo, con minore fortuna. L’accuratezza del suo lancio in rimessa laterale andrebbe fatta studiare ai tallonatori in erba dei settori giovanili. Parla anche con l’arbitro, ma senza mai alzare i toni e varcare il confine della pacata ragionevolezza. Lo vedi giocare e ti fai un’idea di cosa significhi avere carisma. Voto: 9

Panico (Rimpelli 43’): Brandolini, suo avversario diretto, esce al 32’, semplicemente sovrastato in chiusa. Fa anche altre cose, come sostenere avanzamenti e portare palloni nel cuore della difesa avversaria. Suo anche un recupero sul placcato! Il tutto a un’intensità molto elevata. Voto: 8

 

Viadana

Manganiello: fisico da lottatore, spunto interessante sulla media distanza, buon piede e mani (ancora) da educare. Gioca la sua onesta partita da n.15 poco potendo contro un Calvisano che domina le operazioni per l’intero primo tempo. Un paio di placcaggi eccessivamente “amichevoli”. Voto: 6

Bronzini: al minuto 71, partita finita, benzina agli sgoccioli, voglia di tornare a casa tanta, cattura palla nei propri 22, si incazza, prende a schiaffoni metà Calvisano e porta avanti una palla del tutto inutile ma che profuma di una roba che si chiama orgoglio ferito. Tanto di cappello! Voto: 8

Brex: alla sua ultima partita con la maglia di Viadana sceglie il commiato dei grandi. Non si risparmia, alimenta l’azione, porta pressione e va a caccia di avversari e palloni vaganti. Da antologia due offload da posizione impossibile. Al 70’ sostiene Ormson per quasi 50 metri, riceve palla e si pianta. Benzina finita. Ma che gara! Lo aspettano a Treviso, e anche la Nazionale… Voto: 8

Finco: il terzo gaucho della linea arretrata dei mantovani è quello che meno si nota ma che possiede doti naturali e competenze specifiche di assoluto valore. Se resterà avrò modo di mettersi definitivamente in luce. In campo fino alla fine, lucido anche sotto pressione. Voto: 6

Amadasi: Bruno lo brucia al 40’ su una palla molto larga e vagamente in superiorità numerica. Lui ci prova ma placca troppo alto e il giallo è dovuto. Un minuto prima resiste, grazie a nervi saldissimi, a una bullata del suo diretto rivale di ruolo. Non una partita indimenticabile, ma altre ne verranno. Voto: 5

Ormson: poco da fare con i piedi, amministra al meglio i pochi possessi di qualità che un pack in costante soggezione gli fornisce nel primo tempo. Nella ripresa, a risultato scritto, si segnala per alcune interessanti soluzioni offensive. Sabato in tono minore, stagione da standing ovation. Voto: 7

Frati: lo segnano subito, lui resiste ma al 25’ si arrende. Stoico. nc, oggi

Gregorio: entra nel momento peggiore della sua squadra. Disputa una partita senza particolari acuti me nel segno di una dignitosa gestione delle cose possibili. Voto: 6

Grigolon: un paio di frontali con Tuivati e altrettante cariche degne di quell’ottimo ball carrier che ha dimostrato di essere. Ma per consentirgli livelli degni della sua voglia di emergere occorrerebbe una mischia meno timorosa e dominata. Esce al 50’, poi rientra un altro paio di volte. Verranno tempi migliori, li merita. Voto: 5

Andrea DentiDu Plessis: flankers gemelli nell’interpretazione della gara e quanto ad attitudine al combattimento. Nel mare tempestoso e in continua procella di un Calvisano a tratti strabordante, perdono qualche colpo e concedono spazi che di norma vieterebbero a chiunque. Ma la materia prima c’è e le occasioni di far meglio non mancheranno. Voto: 6

Caila – Krumov: missione ancora una volta compiuta. Partita di cuore e di sostanza. Da cornice la fuga palla in mano di Krumov sul fine delle ostilità e un paio di impatti di Caila nel cuore dell’azione. Voto: 7

Brandolini: al 32’ Frati lo cambia con Garfagnoli. Troppa la differenza con il dirimpettaio Panico. Voto: 5

Scalvi: ordinaria amministrazione con qualche spunto da cavallo di razza. Affoga anche lui nel marasma di una prima linea mai apparsa in condizioni di dettare legge. Lancia buoni palloni in rimessa laterale. Voto: 6

Antonio Denti: si esprime al di sotto delle più recenti (ottime) prestazioni. Ma chiude una stagione da non dimenticare. Voto: 5

 

Tabellino formazioni e statistiche di Rugby Calvisano - Rugby Viadana 47-17

Foto Stefano Delfrate