Dal rugby al palco di Sanremo, la storia del cantante Olly
Il cantautore ligure che stasera va in scena alla finale dell'Ariston

In principio era un palco fatto di erba, adesso quel palco è diventato di legno, led luminosi, e circondato da amplificatori. Olly, il cui vero nome è Federico Olivieri, stasera giocherà una partita che potrebbe segnare la sua carriera di cantautore.
Il passato nel CUS Genova
Classe 2001, originario di Genova, del quartiere Foce. Laureato in Economia e management all'Università di Milano, ma la musica è sempre stata nelle vene. Studiava al conservatorio e giocava a rugby, in quel CUS Genova di cui era il capitano. A parlare di lui alla Gazzetta dello Sport ci ha pensato Federico Nasti, suo allenatore.
“Per noi è sempre stato Olly, il nome d’arte arriva dal rugby. Era il nostro capitano, il più forte del gruppo. Con lui in campo abbiamo vinto tantissimi tornei."
“Se avesse continuato a giocare sarebbe arrivato in Nazionale. Aveva ricevuto diverse convocazioni dall’Accademia della Federazione. Gli infortuni e la scelta di andare a studiare a Londra lo hanno portato verso un’altra strada”
A 16 anni era già un gigante di 1 e 90 per 90 kg, il futuro nel rugby era assicurato, ma ha preferito la carriera musicale. Nell'U18 ha sfidato anche il Sudafrica. Di lui si parla della sua generosità e del suo essere un leader. E del gioco di squadra che faceva. Veniva paragonato a Sergio Parisse, era uno specialista dell'offload ad una mano. La “parissina”, che Sergio ci ha fatto vedere spesso al Sei Nazioni.
Seconda partecipazione a Sanremo
La musica nel cuore, anche nel pullman per le trasferte, dove faceva partire il rap freestyle. L'addio al rugby è stato ragionato, Olly voleva eccellere nella musica. Per lui questa è la seconda partecipazione al Festival di Sanremo, con il brano Balorda nostalgia. Nel 2023 partecipò al Festival con il brano Polvere.