Florian Cazenave riparte da Bordeaux
Florian Cazenave, talentuoso mediano di mischia francese costretto dopo sei anni con Perpignan a lasciare la Francia per non abbandonare il suo amore per il rugby. A causa di un grave infortunio all’occhio, avvenuto al di fuori del rettangolo verde, Florian è potuto tornare a giocare solo con addosso i Rugby Goggles, occhiali protettivi accettati nel campionato italiano ma non in Francia. Reggio Emilia accoglie a braccia aperte il giocatore originario di Tarbes, oggi 28enne, che dopo tre stagioni in maglia rosso nera aveva salutato l’Italia lo scorso anno per unirsi al Brive approfittando dell’approvazione dei Rugby Goggles oltre le alpi. Quella appena conclusa è stata una annata non certo fortunata per Brive che è retrocesso in ProD2, ma il talento transalpino di nome Florian Cazenave ha avuto la possibilità di rimettersi in luce guadagnandosi un nuovo contratto da Joker Medical al Bordeaux Begles.
Riportiamo uno stralcio dell’intervista a Florian Cazenave apparsa tempo fa sul Midi Olympique.
“Tornare a giocare in Francia, nel mio paese, è stata un’emozione difficile da descrivere. E’ stata come una liberazione. Negli anni scorsi non avevo mai perso la speranza nonostante i tanti ostacoli sulla strada …”
“Quando ero arrivato nella seconda divisione italiana a Reggio Emilia mi sono imposto di lavorare duramente e con serietà. La motivazione è stata l’arma in più, durante le stagioni passate in Italia ho lavorato su molte cose del mio aspetto di gioco, giocare con gli occhiali era diverso, ho fatto più sforzi su alcuni aspetti del mio modo di giocare e sono migliorato. Ho lavorato duro per mantenere il livello di prima.”
Sei tornato a giocare in Top14 dopo l’esperienza in prima e seconda divisione italiana, quale è il livello dell’Eccellenza?
“Onestamente, penso che l’Eccellenza sia l’equivalente della Federal 1 francese (la terza divisione di Francia ndr). Una Federal 1 di alto livello.”
Come ci si sente a giocare con gli occhiali?
“Fanno parte di me ora. Mi sono completamente abituato e non mi danno alcun fastidio. Gli occhiali sono stati sviluppati e perfezionati per il mondo del rugby.”