x

x

Il Sei Nazioni 2014 rischia di riportare l’Italia indietro di qualche anno, almeno sul piano statistico. Le prime due stagioni di Jacques Brunel ci avevano consegnato una squadra in leggera crescita rispetto ai quattro anni di Nick Mallett: stessi punti in attacco (13 di media per partita) , un po’ meglio la difesa (23 punti al passivo invece di 29), un bilancio di una meta all’attivo e due contro per ognuno dei dieci incontri disputati.
 

Con le prime quattro giornate del 2014, invece, la sintesi del lavoro di Jacques Brunel è in netto peggioramento e dietro l’angolo c’è la partita contro l’Inghilterra che potrebbe radicalmente peggiorare la situazione. 

 

  Giocate Vinte Pari Perse Punteggio Medio Media mete partita
Brad Johnstone
2000 - 2002
15 1 - 14 19-41 1-4
John Kirwan
2003 - 2005
15 2 - 13 13-34 1-4
Pierre Berbizier
2006 - 2007
10 2 1 7 17-27 1-3
Nick Mallet
2008 - 2011
20 3 - 17 13-29 1-3
Jacques Brunel
2012
14 3 - 11 13-25 1-2

Vediamo nel dettaglio le annate di Jacques Brunel

  Giocate Vinte Pari Perse Punteggio Medio Media mete partita Mete Fatte Mete Subite
2012 5 1 - 14 11-24 1-2 4 12
2013 15 2 - 13 15-22 1-2 5 8
2014 4 0 - 4 13-30 2-4 6 14

 

Esordi

Uno dei punti a favore di Brunel, nell’ultimo anno, è legato ai giovani (Allan, Campagnaro, Esposito) che hanno fatto i loro esordio in Nazionale. Brunel tuttavia in questi due anni e mezzo ha sperimentato molto e ne ha promossi pochi.

Nick Mallett, degli ultimi tre allenatori della Nazionale, è quello che ha mandato in campo più esordienti, 27 in tutto, in quattro anni. Di quei ventisette, solo otto (meno del 30%) non hanno superato i 5 caps. Jacques Brunel, in due anni e mezzo, ne ha fatti esordire 19, nove dei quali (Esposito non è calcolato) non sono andati finora al di là delle cinque presenze (47%). Anche Berbizier ne fece esordire 19 in due anni e mezzo. Di essi, solo cinque non hanno superato i 5 caps (Patrizio, Galante, De Jager, Sepe e Spragg), siamo intorno al 26%.

Vuol dire che Brunel ha provato tutti quelli che gli era possibile provare (Cedaro, Chillon, Di Bernardo, Romano, Andrea Pratichetti, Benettin  etc) tornando spesso però sui suoi passi. Anche questa è la prova che il rapporto con le franchigie non ha funzionato come doveva: la Nazionale in alcuni casi ha dovuto sostituirsi a Treviso e Zebre (o Aironi) nel percorso della formazione. E adesso manca solo un anno al mondiale e alcuni ruoli restano scoperti. 

 

 

Approfondimenti e molto altro ancora nel prossimo numero di ALL RUGBY!! Abbonati subito!

 

Fotografie Fotosportit.com riproduzione riservata

 

Segui il 6 Nazioni con Rugbymeet!!!

Risultati e classifiche del 6 Nazioni 

CON RUGBYMEET IL PROTAGONISTA SEI TU! ISCRIVITI!!!