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Ultimo arrivato in casa Medicei è l’utility back Cristian Cerioni (1,87 m x 82 kg). Cresciuto rugbisticamente a Milano, Cerioni nella sua giovane carriera ha vestito numerose maglie vincendo due volte il titolo di campione d’Italia, prima con il Calvisano U18 nel 2009 e poi in prima squadra con il Rugby Mogliano nel 2013. In grado di giocare sia centro, estremo e apertura il giovane classe ’91 rafforza ulteriormente la rosa giocatori de I Medicei per la prossima stagione di Serie A, chiare ormai le ambizioni al titolo dei fiorentini. I Medicei sono inseriti nel girone 1 di Serie A assieme a Pro Recco, Accademia Ivan Francescato, Prato Sesto, Cus Genova e Rugby Noceto.
 

Cristian  Cerioni

Data di nascita: 14/01/1991
Luogo di nascita: Segrate (MI)
Nazionalità: Italiana
Altezza: 187 cm
Peso: 92 kg
Ruoli giocati: mediano di apertura, centro, estremo
Club precedenti: Milan Rugby (Jr, 1995/1998); Cus Milano (Jr, 1999/2006); Calvisano (U18/U20, 2007/2009); Amatori Milano (Serie A, 2009/2010); Piacenza (Serie A, 4 mesi 2010); Viadana (U20, 2010/2011); Mogliano (Eccellenza, 2011/2013); Petrarca Padova (Eccellenza, 2013/2015); Cavalieri Prato (Eccellenza, 3 mesi 2015)
Honours: Selezioni regionali u14,u15; Selezioni zonali u16,u17; Nazionale u17,u18,u20; Nazionale Seven; Raduno Nazionale Emergenti.

 

L’intervista a Cerioni dal comunicato stampa de I Medicei:

Cristian Cerioni, le motivazioni sulla tua scelta di venire a Firenze?
Sicuramente la scelta è stata ponderata per lungo tempo e sono felicissimo di essere qua. Firenze è una città bellissima e la società ha basi ottime su cui puntare per salire in Eccellenza già il prossimo anno. Questo è l'obiettivo che mi sono prefissato e d'ora in poi sarà quello su cui lavorare per il resto della stagione.

Hai già una discreta carriera alle spalle, con presenze anche in Eccellenza. Quanto potrà contare questa tua esperienza nell'apporto alla squadra?
Aver giocato con due società forti come Mogliano e Petrarca mi ha insegnato a lavorare duro in settimana per scendere poi in campo e dare sempre il meglio. Voglio trasmettere ai ragazzi più giovani di Firenze e tutta la squadra il 'professionismo' come può essere in Eccellenza per far sì di crescere tutti come gruppo ed ottenere il meglio da ciascuno.

Anche parlando dell'Eccellenza, quali sono i momenti della tua carriera che ricordi con piacere?
Uno è la finale scudetto che abbiamo vinto a Prato tre anni fa, anche se l'ho vissuta dalla panchina con il Mogliano... Quello è il ricordo migliore della mia carriera. Poi lo scudetto Under 18 che ho vinto con Calvisano. Non sono mancati anche i momenti brutti, quando mi sono rotto il perone nell'ultima di campionato Under 20 con il Viadana. Però dico che l'Eccellenza non è così lontana da raggiungere e lo possiamo fare credendoci e con l'apporto dell'esperienza di tutti.

Parlando di te come giocatore: quali sono le tue caratteristiche?
Sono abbastanza polivalente. Mi sento un centro ma posso giocare anche apertura o estremo: ero arrivato al Petrarca come estremo ma mi hanno spostato di nuovo a centro. Posso giocare sia dal punto di vista più fisico che da quello tecnico, dipende dalla partita e da quello che mi chiedono i tecnici. Dipende tutto da Pasquale (Presutti), ecco!

Chiudiamo una tua speranza, un pensiero, per quello che sarà il tuo essere giocatore qui a Firenze.
Purtroppo, o per fortuna, ho cambiato tante squadre. Spero di  rimanere qua un po' più tempo rispetto ad altre esperienze che ho avuto, perché Firenze può offrire tanto sotto tanti punti di vista. Da quello sportivo, come abbiamo già detto, che da quello, magari, lavorativo, e dell'ambiente in generale. Spero di trovarmi bene e che voi mi vogliate bene. Io ricambierò nel migliore dei modi giocando al meglio ogni partita che avrò la possibilità di giocare.

 

Foto Alfio Guarise