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Il Cus Genova torna al Carlini per la prima sfida interna del 2014 contro l’Ottopagine Benevento. La classifica delle due squadre fa acqua come questa interminabile stagione di piogge. Domenica alle 14,30, infatti, si sfidano le ultime della due della graduatoria, per una partita molto delicata in chiave salvezza.

Vietato sbagliare. Obbligatorio svoltare. Vitale vincere. Importante esserci. Con la testa da parte dei ragazzi di Tedone. Con il cuore, la voce e idealmente con i muscoli da parte del pubblico genovese. Perché domenica bisogna spingere, tallonare, placcare e possibilmente andare in meta anche dalla tribuna. Partite così impongono una risposta corale da parte di tutto il movimento rugbistico genovese.

Gian Sandri, uno dei saggi del quindici genovese, sostiene che il Cus ha bisogno di ritrovare la piena efficienza del suo pacchetto di mischia. Ha ragione, impossibile dargli torto. Quando Tedone poteva schierare una prima linea di specialisti, il gioco del Cus era veloce, divertente, redditizio. Le mete fioccavano in casa e in trasferta e la classifica faceva fantasticare.

Ora è tutto diverso. Bisogna pensare a salvarsi, a fare punti, a marcare mete, a trasformare in energia positiva la paura. O semplicemente a trasformare. Troppo spesso è successo che le punizioni a favore siano diventate rimpianti. Successe a Benevento quattro mesi fa, tanto per ricordare un episodio che fa ancora gonfiare la bile.

Da domenica, però, si deve voltare pagina, ritrovare la vittoria. Ritrovare il Cus che dettava legge al Carlini. In fondo è la regola del Rugby: bisogna passare indietro per andare avanti.

 

Foto Stefano Delfrate

Risultati e classifica di A2

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