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La Georgia sfida l'Italia domenica 17 novembre alla stadio "Marassi" di Genova per provare batterla un'altra volta, o comunque per guadagnarsi la considerazione dei Paesi di Tier 1 con una buona prestazione. Quando ci tenga all'obiettivo lo dimostra una lettera inviata dal presidente della Union georgiana all'opinione pubblica italiana alla vigilia del match. Un atteggiamento inusuale, mai successo con le rivali del Sei Nazioni e dell'emisfero Sud.

Spero nel tutto esaurito 

Ioseb Tkemaladze, il presidente della federazione della Georgia, con una mossa da markentig della simpatia inizia la sua missiva con «Ciao Italia!». Seguito da un complimento e un auspicio verso gli italiani: «Siamo felici di avere un'altra opportunità di giocare contro uno dei più forti team al mondo e ci auguriamo che la festa di domenica sia accompagnata dal tutto esaurito allo stadio». Augurio che quasi certamente non si tradurrà in realtà. Le voci danno la prevendita di Genova come la più bassa nelle tre città delle Autumn Series, quindi Marassi potrebbe essere mezzo vuoto.

La nostra prima volta

Poi la lettera passa a mettere il dito nella piaga della prima storica sconfitta italiana contro la Georgia, a Batumi, che coincide anche con un prestigioso primato dei georgiani: «L'Italia è la squadra contro la quale abbiamo conquistato la nostra prima storica vittoria contro una nazionale di Tier 1 a Batumi nel 2022. È stato un match divertente e spettacolare e una grande celebrazione non solo per il rugby georgiano, ma per l'intera nazione. Sebbene gli italiani abbiano lasciato la Georgia con disappunto, quel dispiacere ha aperto nuove opportunità per la squadra. Da allora l'Italia ha giocato le sue miglior partite e conquistato vittorie importanti. Dopo aver giocato contro di noi, gli Azzurri hanno sconfitto l'Australia e due volte il Giappone, battuto Scozia, Galles e pareggiato in trasferta contro una forte Francia».

I nostri due obiettivi

Poi Tkemaladze si concentra sul match di Genova e sugli obiettivi georgiani. «Ovviamente sarà un match difficile. Per noi sarebbe molto importante vincerlo, ma ancora più importante è che la nazionali di Tier 1 comincino a considerare la Georgia come un rivale difficile, ostica, da affrontare. Dopo l'Italia, abbiamo battuto il Galles e il Giappone e siamo cresciuti in consistenza, dimostrando le nostre qualità e il livello della nostra performance».

L'intera Georgia ci spinge

La chiusura è un augurio ad Andrea Duodo, neo presidente della Fir: «Voglio inoltre salutare il nuovo presidente dell'Italia rugby Union. È importante anche per lui vincere questa partita, ma in ogni caso, a prescindere dal risultato, sarà una festa del rugby e l'intera Georgia avrà coinvolta in questa festa. Proveremo a dare il nostro meglio. Ci sono molti immigrati georgiani in Italia e speriamo arrivino molti fans georgiani dalla Georgia e tutta Europa. Grazie ancora Italia. Speriamo di vedere un bello spettacolo il 17 novembre».

> La formazione dell'Italia <

LA FORMAZIONE DELLA GEORGIA

15 – Davit Niniashvili

14 – Akaki Tabutsaze

13 – Giorgi Kveseladze

12 – Tornike Kakhoidze

11 – Alexander Todua

10 – Luka Matkava

9 – Vasil Lobzhanidze (Capitano)

8 – Tornike Jalagonia

7 – Giorgi Tsutskiridze

6 – Ilia Spanderashvili

5 – Giorgi Javakhia

4 – Giorgi Babunashvili

3 – Irakli Aptsiauri

2 – Vano Karkadze

1 – Nika Abuladze

a disposizione 

16 – Luka Nioradze

17 – Giorgi Akhaladze

18 – Luka Japaridze

19 – Lado Chachanidze

20 – Luka Ivanishvili

21 – Gela Aprasidze

22 – Tedo Abzhandadze

23 – Demur Tapladze

Head Coach: Richard Cockerill