Ranking: l'Italia resta 10ª, ma guadagna su Figi e Galles
Un solo cambio nella Top 10, grande movimento dietro
Con 19 delle venti squadre presenti nella Top 20 impegnate in campo nei test match autunnali (solo Samoa non giocava) l'aggiornamento settimanale del ranking mondiale avrebbe potuto subire dei profondi sconvolgimenti. Invece ci sono stati otto cambiamenti di posizioni, di cui uno solo fra le nazionali di vertice, come si può vedere nella tabella qui riportata.
L'Irlanda supera gli All Blacks
Su podio, solido al primo posto, riamane il Sudafrica. Si sono invertire le posizioni sotto per effetto della vittoria dell'Irlanda sull'Argentina 22-19 e della sconfitta della Nuova Zelanda in Francia 30-29. Springboks, Irlanda e Alla Blacks sono e rimarranno anche dopo questa finistra di partite, probabilmente, le tre squadre in cima alla classifica.
L'Italia guadagna decimi di punto
L'Italia battendo la Georgia 20-17 conserva la decima posizione, dov'era precipitata dall'ottava dopo il ko con l'Argentina. Il successo sofferto le frutta 0,35 punti in più, che la portano a 78,92. Li guadagna sulle Isole Figi al 9° posto, che avendo battuto la Spagna 33-19, troppo lontana nel ranking, non hanno ottenuto punti. Ancora più consistente il guadagno sul Galles che, travolto 52-20 dall'Australia, resta all'11° posto, ma perde ben 0,96 punti dalla settimana precedente. Il distacco dagli azzurri è ora di quasi cinque punti, incolmabile in queste Autumn Nations Series.
La crisi del Galles
L'Italia conserverà la Top 10 almeno fino al Sei Nazioni e probabilmente oltre, vista la crisi del Galles. Perdendo con l'Australia hanno stabilito il record negativo in oltre cento anni di storia rugbistica. E sfidando nel prossimo week-end il campioni del mondo del Sudafrica aumenterà quasi certamente a 12 sconfitte.
Oltre la Top 10
La maggior parte dei cambiamenti è avvenuta oltre la Top 10. Il Giappone battendo 36-20 l'Uruguay e approfittando di Samoa ferma la supera al 13° posto. Gli Stati Uniti di Tommaso Boni con la vittoria 36-17 su Tonga superano al 15° posto il Portogallo, travolto 59-21 in Scozia: i lusitani non perdono punti, visto il divario con gli scozzesi, ma il successo con più di 15 punti di scarto degli statunitensi li fa scivolare di una posizione. Un risultato quello degli Usa di cui beneficia anche l'Uruguay. Pur perdendo contro il Giappone, sale al 18° posto proprio ai danni di Tonga, mai così giù da tempo. La Romania infine consolida il 20° posto battendo 35-27 il Canada precipitato al 23° posto. E pensare che nel 1991 la nazionale canadese si è qualificata per i quarti di finale del Mondiale, mai raggiunti invece dall'Italia. Come è cambiato il mondo del rugby da quando il 26 agosto 1995 è iniziata l'era professionistica.