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Il candidato alla presidente della Federazione Italiana Rugby Andrea Duodo oltre a presentare la squadra, nell'incontro di martedì a Rovigo ha toccato numerosi temi importanti e scottanti del movimento rugbistico e della vita federale. Ecco la sintesi delle sue parole su dieci fra i più significativi: dalle Accademie ai bilanci, dai soldi CVC alla Lega dei club, ad altri. Duodo in un'ora e mezza non ha mai nominato il rivale Marzio Innocenti, presidente in carica, ma in tanti passaggi l'allusione indiretta a lui era evidente.

Base, centro servizi, parole guida

1) «Il nostro progetto parte dalla base e non dalla punta della piramide del movimento rugbistico italiano». Allusione alla gestione di Innocenti focalizzata sulla Nazionale e sul vertice, perché da lì arrivano i soldi.

2) «La Federazione nel nostro progetto è un centro di servizi e non un luogo dove viene concentrato il potere. Servizi ripartiti nel territorio attraverso i comitati regionali che devono essere un supporto dei club e non avamposto del potere di Roma».

3) «Tre le parole guida del nostro progetto. Lavoro di squadra: siamo un team, non un supereroe o un uomo solo al comando. Professionalità: dobbiamo rendere più manageriale la Fir, dare un servizio ai club. Condivisione: con il territorio per recepire le sue esigenze, non per portare il nostro credo». Anche qui c'è la contrapposizione indiretta alla gestione personalistica di Innocenti.

La squadra, candidabilità, Accademie

4) «Abbiamo proposto 13 candidati consiglieri per dare all'elettore una scelta maggiore per decidere e per affrontare la verifica poteri delle candidature».

5) «Ho sentito anche io voci sulla possibilità che prima del voto venga contestata la mia candidabilità a presidente, ma io non ho scheletri nell'armadio. In Federazione ho ricoperto un ruolo tecnico, quello del revisore dei conti. Una volta dimesso sono a disposizione del movimento».

6) «Le Accademie federali non so se per la capacità di investimento della Fir sono lo strumento più corretto per fare crescere i giocatori. Penso che siano premianti anche le Accademie dentro ai club che hanno dimostrato di saper fare formazione. Un'accademia federale è più adatta in un territorio come il Sud, dove dalla Lazio in giù (12 milioni di abitanti) non c'è un club di Serie A Elite, piuttosto che in aree come il Nordest dove ce n'è una concentrazione e si possono sfruttare i centri di formazione delle società. Di certo le Accademie Under 23 di Zebre e Benetton vanno smantellate. Non hanno senso di esistere. Sono il parcheggio di una ventina di giocatori che non hanno la possibilità di giocare. Se fossero destinati ai club avrebbero la possibilità di crescere».

Bilancio, Lega, franchigie e CVC

7) «Sul bilancio della Fir il collegio dei revisori, di cui facevo parte, ha solo il compito di certificare la correttezza dei dati, non dare un indirizzo politico. I warning (avvertimenti) dal collegio sono come sempre stati lanciati, ma mai raccolti dalla maggioranza del consiglio federale». Si riferisce ai due ampi passivi del bilancio consuntivo 2024 e preventivo 2024 che assommano complessivamente a circa 17 milioni di euro».

8) «La Lega dei club di serie A Elite va riconosciuta per valorizzare il campionato, dandole autonomia gestionale ed economica, perchè possa darsi delle strutture per organizzare il torneo. Non si può come quest'anno fare giocare il derby d'Italia, la partita più importante che abbiamo, lo stesso giorno del Sei Nazioni».

9) «Le franchigie di URC non possono vivere di vita propria, perché i giocatori vengono dal movimento sottostante. Le Zebre così sono un costo. Sono un progetto che assorbe energie e risorse che possono essere redistribuite nei campionati sottostanti. Bisogna trovare sul mercato una soluzione che valorizzi la squadra e dia un vantaggio economico».

10) «I soldi arrivati dal fondo CVC per la vendita di una quota del Sei Nazioni e dell'Urc dovevano dare una spinta alla crescita del nostro movimento. Io tale crescita non l'ho vita». Si parla di circa 40 milioni di euro distribuiti in cinque anni che dal 2026 non ci saranno più.