Guinness Pro12: Il Pro 12 sorride alle Zebre, Benetton in crisi nera
Il 6° turno di Guinness Pro12 si è chiuso con le vittorie e la testa della classifica di 2 underdogs, Scarlets imbattuta è in testa con un punto di vantaggio su Connacht che ha faticato ma domato Edinburgo. Prosegue il buon momento delle Zebre che ha incamerato la seconda vittoria consecutiva e quello pessimo di Benetton che perde anche la 6° e scivola solitaria in ultima posizione.
Munster ha vinto un match spettacolare e ad alto punteggio il derby Irish con Ulster, segna 5 mete e sale così in terza posizione, gli ospiti si consolano con la quarta meta di Dan Tuhoy che permette loro di agguantare ben 2 punti seppur sconfitti. Gli Scarlets sono la vera rivelazione di questo inizio di stagione, la bella vittoria su una non irresistibile Newport è impreziosita dalle 4 mete che consente loro di andare in vetta solitaria allungando di un punto su Connacht.
La franchigia di sviluppo irlandese si sta confermando unottima forza di questo campionato, pur soffrendo con Edinburgh ha marcato lunica meta dellincontro con lestremo OHalloran e tanto è bastato per agguantare i 4 punti. Glasgow con Simone Favaro in campo dal primo minuto è riuscita a conseguire il bonus offensivo solo allultimo minuto con Naiyaravoro contro Ospreys che hanno pagato a caro prezzo i due cartellini gialli in rapida successione presi da Matavesi e Bevington.
Benetton è in crisi nera ed incamera la 6° sconfitta da inizio stagione e addirittura la 13° di fila. I Leoni hanno commesso troppi errori e non hanno saputo gestire il possesso e le occasioni di marcare punti pesanti. Inevitabilmente sono stati puniti da Leinster. Lesigente piazza di Treviso è fortemente delusa e suddivide equamente colpe su dirigenza, allenatore e squadra.
Al contrario le Zebre hanno capitalizzato i due turni interni con altrettante vittorie, particolarmente significativa questultima con il bonus offensivo e il premio di man of the match a Carlo Canna. Le zebre possono anche sorridere per il rientro in campo di Giulio Bisegni dopo linfortunio al ginocchio.
Foto Alfio Guarise