Mondiale Rugby 2015: Il top XV delle Pool
L'autorevole rivista Rugby World ha stilato il best XV delle Pool di questa sino ad ora bellissima Rugby World Cup 2015. Ci sono diverse sorprese a partire da alcuni nomi e dalle nazionali rappresentate. A fare la parte del leone è l'Australia con ben tre giocatori inseriti in formazione, le sorprese arrivano dal Canada, dalle Fiji, dal Giappone ma anche dalla Georgia.
L'Italia? Assente ma con una bella sorpresa, Ugo Gori sarebbe potuto essere il mediano di mischia titolare e non solo citato, ma Gareth Davies ha marcato una meta importantissima a Twickenham contro l'Inghilterra anche se a nostro avviso, è anche costato la possibile meta della vittoria contro l'Australia quando in due uomini in più ha scelto di giocare una ripartenza da mischia dal lato sbagliato.
Eccovi la lista:
15 Ben Smith (All Blacks): L'unico estremo assieme a Mike brown ad aver superato i 300 metri corsi palla in mano, ha anche fatto 8 break su 45 palloni portati, ma anche la meta da giocoliere contro Tonga, non male vero? Queste statistiche gli hanno permesso di superare Ayumu Goromaru del Giappone.
14 Santiago Cordero (Argentina): Si è rivelato il re del side-step assieme a Nehe Milner-Skudder ma il giovanissimo e piccolo (di statura) argentino ha segnato ben 3 mete, battuto 134 difensori e corso per 259 metri. Elettrico!
13 Ciaran Hearn (Canada): Il centro del Canada ha portato ben 46 volte il pallone e superato la linea del vantaggio per ben 27. In più, in coppia con van der Merwe ha creato una belle mete più delle del torneo proprio contro l'Italia.
12 Damian de Allende (Sud Africa): Deve ancora migliorare nel placcaggio ma ha battuto ben 18 difensori, più di chiunque in questo torneo, correndo per 37 metri ogni volta. Produttivo il ragazzino tant'è che si è tenuto dietro Matt Giteau e Levani Botia (Fiji).
11 DTH van der Merwe (Canada): L'unico a segnare in tutti e 4 i match della Pool, 14 difensori battuti e 14 offload con un totale di 389 metri corsi, nessuno come lui nelle Pool. Serve altro?
10 Bernard Foley (Australia): Calcia con l'89% di riuscita ed ha messo a segno ben 56 punti. Ma il suo record di 28 punti segnati a Twickers contro l'Inghilterra parla da solo, Matt Toomua e Quade Cooper sono diventati i suoi sostituti.
9 Gareth Davies (Galles): Già detto nella prefazione, Rugby World lo ha preferito a Edoardo Gori nonostante Ugo sia stato molto efficace correndo palla in mano e negli offload. Noi avremmo invertito, il nostro numero 9 si è rivelato un ottimo leader, ottimo metronomo del gioco ed ha disputato una gran mondiale.
8 David Pocock (Australia): Il migliore giocatore di questa fase a nostro avviso tant'è che i media inglesi hanno scritto che la terza linea della Rosa avrebbe potuto giocare anche 160 minuti senza riuscire ad arginare la sua abilità nel rubare palloni, ben 10 in totale e 3 contro gli inglesi. Inarrivabile!
7 Mamuka Gorgodze (Georgia): Un gigante per la Georgia, nel match iniziale ha piazzato ben 24 placcaggi e una meta, si sommano a 17 offloads e 9 turnover nel corso del torneo. Nominato man of the match contro Tonga e All Blacks, Dusautoir e Louw possono stare in panchina.
6 Michael Leitch (Giappone): Al pari di Francesco Minto è il re del placcaggio, 52! Ha portato la palla ben 60 volte e guidato da capitano il Giappone a 3 vittorie!
5 Leone Nakarawa (Fiji): E' stato uno dei giocatori più elettrizzanti delle Pool con il suo potente gioco e gli incredibili offloads. 26 offload, 26 touche e 9 turnover sono sufficienti?
4 Iain Henderson (Irlanda): La rivelazione di quest'Irlanda ha vinto il Man of the match contro l'Italia ed ha una work-rate altissima, che sia il nuovo Paul O'Connel?
3 Manasa Saulo (Fiji ): Una vera sorpresa, ma con il nuovo coach della mischia, il neozelandese Alan Muir, Fiji ha vinto tutte le proprie mischie chiuse al pari di Nuova Zelanda, Giappone e USA. Saulo è stato uno dei principali fautori di questo exploit.
2 Shota Horie (Giappone): Ha contribuito con il 93% di successo nelle touche alle 3 strepitose vittorie dei Brave Blossoms nella loro Pool. Dietro di lui il capitano dell'Australia Stephen Moore.
1 Scott Sio (Australia): Inamovibile nel ruolo in un pack australiano che ha fatto benissimo, Sio si è anche distinto nel gioco aperto ed ha un 100% nel placcaggio.
Foto Elena Barbini
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Il video con tutte le mete dell'ultimo turno di Pool stage RWC: