Dylan Hartley critica lo spietato regime di Eddie Jones
Oggi vengono alla luce sfumature sulla gestione di Eddie Jones che potevamo sicuramente sospettare. L’australiano allenatore dell’Inghilterra è considerato uno dei migliori head coach al mondo, con lui la nazionale inglese è passata da un disastroso 2015 (padroni di casa eliminati nel girone alla RWC) a un quadriennio di lustro con la vittoria di due 6 Nazioni - di cui uno con Grande Slam - e il secondo posto alla Rugby World Cup 2019 dopo aver eliminato gli All Blacks.
Fu proprio Dylan Hartley a iniziare la nuova era di Eddie Jones venendo nominato capitano in sostituzione di Chris Robshaw, l’australiano arrivò al posto dell’ex allenatore Stuart Lancaster perché fortemente voluto dalla RFU.
Il 34enne di origine neozelandese, quarto giocatore dell'Inghilterra con più presenze (97) al pari di Jonny Wilkinson e dietro solo a Jason Leonard, Ben Youngs e Dan Cole, ha subito una commozione cerebrale poco prima di essere scartato dalle selezioni per il Mondiale in Giappone. A novembre 2019 la fine della carriera di Dylan Hartley causata da un infortunio al ginocchio che lo ha costretto al ritiro dal rugby professionistico.
Dylan Hartley dalle colonne del Daily Telegraph ammette che non avrebbe comunque più sopportato di essere allenato da Eddie Jones rendendo pubblico il modo brutale in cui gli è stato detto che non sarebbe andato alla Coppa del Mondo, lui che fino a quel momento era il capitano dell’Inghilterra.
“Mi sono sentito come un pezzo di carne, gettato nella spazzatura perché avevo superato la data di scadenza.”
“Mentre mi stavo allenando duramente per tornare al massimo della mia forma fisica Jones mi disse: amico sei fregato”.
Hartley racconta della telefonata alle 6 del mattino mentre Eddie Jones correva sul tapis roulant: “le sue parole sono state semplicemente brutali ... Ci ho messo un attimo a rendermi conto che stava effettivamente mettendo fine alla mia carriera in maglia inglese con tre parole”.
Non mancheranno di certo ad Hartley i raduni con il XV della Rosa, raduni di preparazione pressoché blindati e senza un minimo momento di svago “una volta ci era stato permesso di invitare i nostri famigliari per farci visita ma non me la sono sentita di far venire mia moglie e i miei figli, sarebbe sembrata una visita in prigione”.
Il tallonatore dei Northampton Saints esprime comunque rispetto per Eddie Jones affermando di aver avuto a che fare con il miglior allenatore della sua carriera, ma aggiunge. “Ne avevo abbastanza di essere allenato da Eddie. Se devo essere sincero volevo solo vincere la prossima partita perché solo in quel modo avremmo passato una bella settimana, una settimana di allenamento più facile con Eddie.”