x

x

Cortina - Nella splendida cornice delle Dolomiti in occasione della camminata benefica "Una Vetta per Gianca" abbiamo intervistato Umberto Casellato, nuovo allenatore di Benetton Treviso alla prima esperienza come Head Coach in PRO12.

Umberto, 10 caps da giocatore con la Nazionale, fa il suo esordio da allenatore con il Venezia-Mestre per poi approdare al Rovigo. Nel 2011 siede sulla panchina del Mogliano dove vince lo scudetto e lo scorso anno viene chiamato a dirigere le Zebre insieme ad Andrea Cavinato.

Benetton Treviso per l'occasione ha predisposto qui a Cortina una giornata di teambuilding per favorire l'affiatamento del nuovo gruppo in vista della nuova stagione di Celtic League.

 

Ciao Umberto, approdare a Benetton Treviso è il coronamento di un sogno?

"Sicuramente è il coronamento di un sogno ma deve essere sopratutto un punto di partenza e non di arrivo. Sono a casa mia, dove sono cresciuto, ogni giorno vedo le persone con cui ho giocato e sono cresciuto sia personalmente che rugbysticamente. Tutto quindi mi viene molto più semplice da una parte, ma dall'altra sento che ci sono molte aspettative da parte di tutti".

 

Benetton si rinnova, tanti giocatori appena arrivati, che aria si respira ?

"Effettivamente abbiamo 20 giocatori nuovi, dobbiamo lavorare prima di tutto sul gruppo, creare amalgama e attaccamento alla maglia. Non sarà certo un inizio facile quindi dobbiamo creare un gruppo solido con una mentalità solida capace di superare i momenti difficili che sicuramente questo campionato ci riserverà".

 

Quali sono le aspettative per questa stagione ?

"Dobbiamo ancora capire chi siamo e di conseguenza è difficile dire dove possiamo arrivare. Come detto in precedenza sono tanti i gicatori nuovi, alcuni vengono dal campionato d'Eccellenza, altri da campionati esteri, la campagna acquisti è stata fatta scegliendo giocatori polivalenti capaci di ricoprire diversi ruoli, potrà essere l'arma vincente in vista del turnover e delle partite della Nazionale. Quest'anno la scelta societaria è stata quella di avere una rosa più articolata e con le tante partenze dei giocatori Azzurri, rimpiazzati da giocatori stranieri, sarà più facile avere una squadra performante anche durante i test match della Nazionale o durante il Sei Nazioni. Lo scorso anno con 16 giocatori in maglia azzurra era più difficile anche solo mettere in campo i 23. Forse snaturiamo un pochino l'italianità di questo Club, ma se guardiamo Tolone e i traguardi che ha raggiunto con soli due o tre francesi in campo, la scelta può essere condivisa".

 

Come riesci ad ottimizzare il lavoro con i ragazzi visto le loro diverse esperienza ?

"Il nostro Club ha una storia importante, noi siamo solo dei nomi che si andranno ad aggiungere alla storia di questo Club e vedremo sul campo in che modo. Posso dire che la struttura societaria, l'ambiente che si respira e il complesso sportivo sono di alta qualità e chi arriva a Treviso, anche dall'estero, respira subito la grande serietà e professionalità del Club. I ragazzi che arrivano dall'emisfero sud devono prima di tutto capire che combattono per una maglia importante e per i valori che incarna".

 

Domanda secca... Chi vince il Derby ?

"Il derby lo vincono le Zebre. Hanno apportato pochi cambi e per loro sarà più semplice portare a termine con dei buoni risultati il lavoro svolto negli anni passati. Noi siamo ancora un cantiere aperto e partiamo da zero, al momento di sono sicuramente davanti ma cercheremo di colmare questo gap con la voglia e l'entusiasmo e poi vedremo cosa succederà".

 

Grazie Umberto, ora godiamoci questa bella giornata!

"Grazie a Voi!"

 

Fotografie Elena Barbini e Alfio Guarise

ISCRIVITI AL SOCIALNETWORK DEL RUGBY!