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Rugbymeet vi accompagna in un viaggio alla scoperta delle 4 Pool della Rugby World Cup.

Manca solo 1 giorno all'evento più importante dell'anno, e siamo arrivati anche alla conclusione del nostro viaggio. Dopo avervi presentato  la Pool A, la Pool B e la Pool C è arrivato finalmente il momento di parlarvi della Pool D, il girone in cui è stata inserita l'Italia insieme alle temute Francia e Irlanda e dalle meno rischiose ma comunque insidiose Romania e Canada. Godiamoci fino in fondo questo evento con la speranza di vedere i nostri Azzurri arrivare il più lontano possibile. Forza Ragazzi! #UnitiAllaMeta #INSIEME


FRANCIA

Rugby World Cup Story: 2° posto 1987, 1999, 2011, 3° posto 1995, 4° posto 2003 e 2007

I giocatori più rappresentativi del passato: 

Serge Blanco (1,83 x 87 kg da giocatore) estremo, con 38 mete in 93 caps detiene il record di mete per il XV de France. In assoluto uno dei giocatori più famosi di Francia, ha vinto 2 Grand Slam nel 5 Nazioni e segnato la meta della vittoria contro l’Australia nella semifinale della RWC 1987. 

Philippe Sella (1,81 m x 84 kg da giocatore) centro, è stato a lungo il recordman di presenze per Les Bleus con 111 caps, ha l’invidiabile record  di aver segnato 1 meta in ogni singolo match di 5 Nazioni disputato. Uno dei primi a fare la transizione al rugby professionistico volando oltremanica da Agen ai Saracens.

Fabien Pelous (1,98 m x 108 kg da giocatore) seconda linea, detiene tuttora il record di presenze e delle fasce da capitano per la nazionale francese con 118 e 42 rispettivamente. Per oltre 10 anni è stato l’esempio della perfetta seconda linea a livello internazionale. 3 volte campione di Francia, 2 volte vincitore dell’Heineken Cup, 5 volte vincitore del 5/6 nazioni e 4 Grand Slam in 11 edizioni disputate e finalista di RWC nel 1999.

Fabien Galthié (1,83 m x 84 kg da giocatore), mediano di mischia, amato in patria e odiatissimo all’estero è stato votato IRB Player of the year nel 2002 al culmine della sua carriera. Il miglior match della sua vita la semifinale nella RWC 1999 quando Les Bues annichilirono 43-31 gli All Blacks di Jonah Lomu. Gran Slam nel 1997/98 e 2002, campione di Francia nel 2003 ha anche vinto il titolo da allenatore con lo Stade Francais.

Raphaël Ibañez (1,78 m x 100 da giocatore), tallonatore, ha conosciuto l’apice della sua carriera di club in Inghilterra con gli Wasps dove ha vinto titolo inglese e Heineken Cup. Leader naturale del pack, sempre pronto a mettere la faccia in situazioni pericolose ha vinto 2 Slam e disputato una finale di RWC nel 1999, attualmente allena il Bordeaux.

Analisi:

L’Araba Fenice del rugby mondiale arriva da un periodo non entusiasmante nel quale non ha saputo dare continuità ai propri risultati. Da un po’ di tempo non produce più il rugby champagne che l’ha resa famosa nel mondo, complice la successione di allenatori che hanno effettuato scelte discutibili, lasciar fuori Francois Trinh-Duc in primis, ma anche un Top14 fin troppo zeppo di star straniere che limitano il minutaggio dei giocatori autoctoni. Mai fidarsi dei galletti, però, perché nelle occasioni che contano sono sempre risorti dalle loro ceneri come la Fenice, soprattutto quando si parla di RWC come il 2011 insegna quando persero nella Pool con Tonga per poi arrivare in finale e mettere paura all’intera Nuova Zelanda.

I migliori giocatori: Thierry Dusautoir, Louis Picamoles, Mathieu Bastareaud, Wesley Fofana

Coach: Philippe Saint-André

Assistant coach: Yannick Bru, Patrice Lagisquet

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Prediction: Primi 4


IRLANDA

Rugby World Cup Story: Quarti di finale 1987, 1991, 1995, 2003 e 2011

I giocatori più rappresentativi del passato: 

Willie John McBryde (1,92 x 102 kg da giocatore) seconda linea, è stato capitano dei Lions nel tour degli Invincibili del 1974 in Sud Africa. Dotato di grandi doti di leadership ha guadagnato 63 caps per l’Irlanda e ben 17 con i Lions.

Keith Wood (1,83 m x 106 kg da giocatore) tallonatore, “zio Fester” è stato capitano dei verdi a cavallo degli anni 2000. Ha fatto della leadership in mischia una delle sue caratteristiche principali che lo hanno portato a guadagnare 58 caps e 5 con i Lions e addirittura a stabilire il record di mete internazionali per un tallonatore, ben 15. Wood è stato IRB Player of the Year 2001 e si è ritirato dalle scene internazionale dopo la sconfitta con la Francia ai quarti della RWC 2003.

Brian O’Driscoll (1,78 m x 93 kg da giocatore) centro, indubbiamente il miglior giocatore irlandese all time ha sommato 133 presenze per i verdi e 8 con i Lions che han fatto di lui il secondo internazionale di sempre. Con le sue doti di tempismo, sagacia tattica e fiuto per la meta ha saputo guidare l’Irlanda alla vittoria del Grand Slam nel 2009 dopo addirittura 61 anni. Detiene il record di mete per la sua nazionale e del Torneo delle 6 Nazioni con 46 e 26 rispettivamente.

Ronan O’Gara (1,83 m x 83) mediano d’apertura, 128 caps e 1083 punti fanno di lui il più prolifico marcatore della storia irlandese. Specialità della casa il calcio di punizione e anche il drop a tempo quasi scaduto come quello che ha garantito il Gran Slam del 2009 contro il Galles. Ha vinto 2 Heineken Cup con Munster torneo del quale è tuttora il recordman di punti con 1365.

Analisi:

Campione del 6 Nazioni in carica ha condotto una campagna per la RWC contraddittoria inanellando un’ottima vittoria in Galles, una sofferta in casa con la Scozia e due sconfitte consecutive, la prima in casa con il Galles e una a Twickenham. Potrebbe anche aver giocato un po’ a nascondino per togliersi di dosso un po’ di pressione, ma la mischia chiusa è parsa meno performante del solito anche se il rientro a pieno regime di Cyan Healy dovrebbe cambiare un po’ le cose. In effettti gli Irish non sono andati mai oltre i Quarti di finale in RWC, se il pacchetto delle terze dovesse confermarsi outstanding come al solito potremmo vederne delle belle. Cliente difficile se non impossibile per l’Italia.

I migliori giocatori: Paul O’Connell, Jamie Heaslip, Sean O’Brien, Jonathan Sexton

Coach: Joe Schmidt

Assistant coach: Less Kiss, Simon Easterby

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Prediction: Semifinale o Quarti?


ITALIA

Rugby World Cup Story: Pool 1987, 1991, 1995, 1999, 2003, 2007, 2011

I giocatori più rappresentativi del passato: 

Diego Dominguez (1,73 m x 73 kg da giocatore) in assoluto la miglior apertura che la storia del rugby italiano abbia mai avuto e, ancora oggi, lo rimpiangiamo. Dotato di un piede precisissimo è il 5° miglior marcatore al mondo (983 punti). Non era dotato di un gran fisico ma era una di quelle aperture che placcava tutti, alti e grossi non importava… Lui andava basso alle caviglie e li tirava giù. Con l’Italia ha giocato 74 volte e ha disputato 3 Rugby World Cup. Ad oggi è il 3° miglior realizzatore del campionato italiano con 2966 punti.

Alessandro Troncon (1,75 m x 88 kg da giocatore) una leggenda del rugby italiano riconosciuto e stimato anche all’estero. Mediano di mischia votato al lavoro, corsa e passaggio erano le sue idee fisse in ogni allenamento, un vero leader e un vero combattente per tutte le 101 partite con la maglia azzurra (19 le mete). Con l’Italia ha giocato 4 coppe del mondo (1995, 1999, 2003, 2007). Attualmente è l’allenatore della nazionale italiana U20.

Andrea Lo Cicero (1,83 m x 112 kg da giocatore) pilone sinistro detto ‘Il Barone’ per le sue origini nobili. Con la nazionale italiana ha giocato 103 volte segnando 8 mete. 4 le Rugby Word Cup giocate (1999, 2003, 2007, 2011). Oggi è uno show man e lavora per Sky TV.

Analisi

L’Italia arriva a questa Coppa del Mondo con molte incertezze, le prestazioni contro la Scozia nei test di preparazione fanno ancora preoccupare nonostante l’ottima prova al Millennium contro il Galles. L’assenza di capitan Sergio Parisse (in teoria mancherà solo il match contro la Francia) e quella di Luca Morisi (dovrà purtroppo saltare l’intero mondiale) non aiutano di certo. L’Italia ha saputo negli ultimi anni sfoggiare prestazioni ottime quanto pessime, gli alti e bassi fanno parte del DNA della squadra guidata da Brunel. Il passaggio del turno per quanto mostrato sino ad ora sembra sempre più un miraggio ma a noi non resta che tifare e sostenere gli azzurri! #insieme #unitiallameta 

I migliori giocatori: Sergio Parisse, Andrea Masi

Coach: Jacque Brunel

Assistant coach: Giampiero De Carli

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Prediction: Pool


ROMANIA

Rugby World Cup Story: Pool 1987, 1991, 1995, 1999, 2003, 2007, 2011

I giocatori più rappresentativi del passato: 

D?nu? Dumbrav? (1,87 m x 80 kg da giocatore) storica apertura/centro rumeno, in nazionale ha giocato 72 volte marcando 389 punti, record ancora imbattuto. 3 le apparizioni in Rugby World Cup (2003, 2007, 2011) 

Gabriel Brezoianu (1,75 m x 86 kg da giocatore) centro con un passato in diversi club francesi, è il recordman di mete con la nazionale rumena, 26 marcate in 71 caps. Ha preso parte a 3 edizioni della coppa del mondo (1999, 2003, 2007)

Analisi

Nazionale che negli ultimi anni ha puntato molto sul “First XV” creando una rosa ridotta di giocatori professionisti con base a Bucarest. Giocano un rugby semplice ma a volte anche efficace grazie soprattutto alla fisicità di cui sono dotati i giocatori dell’est europa. Il passaggio del turno è un sogno ma una vittoria con Canada o Italia è quello a cui stanno lavorando.

I migliori giocatori: Mihai Lazar, Florin Vlaicu, Csaba Gal

Coach: Lynn Howells

Assistant coach: Marius Tincu 

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Prediction: Pool


CANADA

Rugby World Cup Story: Quarti di finale 1991, Pool 1987, 1995, 1999, 2003, 2007, 2011

I giocatori più rappresentativi del passato: 

Al Charron (1,95 x 123 kg da giocatore) seconda/terza linea, ha partecipato a 4 coppe del mondo inclusa quella del 1991 in cui il Canada sconfisse Fiji e Romania e mise in difficoltà sia All Blacks che Francia. Detiene tuttora il record di caps con 76.

James Pritchard (1,75 m x 85 kg da giocatore) utility back, di nascita australiana è il più prolifico marcatore della storia dei Canucks con 607 punti. Ha partecipato alle RWC del 2003,2007 e 2011.

Gareth Rees (1,83 m x 93 kg da giocatore) apertura/estremo, ha partecipato alle prime 4 coppe del mondo ritirandosi al termine di quella del 1999, unico ad aver giocato in tutte le prime 4 edizioni. Capitano prima di Al Charron in 55 caps ha messo a segno 487 punti risultando così il secondo di sempre. 

Analisi:

Una squadra che vanta qualche individualità di spicco impegnata nel rugby professionistico europeo e gli innesti di giocatori dal Canada Sevens che partecipa alla Serie mondiali. Non ha ben figurato nella Pacific Nations Cup dove ha perso tutti i match ma si è consolata con la miglior difesa del torneo. Gioca un rugby fisico sfruttando un pack solido e di esperienza, potrebbe far del male con i trequarti con l’innesto delle star del Seven. L’Italia dovrà stare attenta.

I migliori giocatori: Jamie Cudmore, Jeff Hassler, DTH van der Merwe

Coach: Kieran Crowley

Assistant coach: Neil Barnes, Mike Shelley, Leo Crowley

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Prediction: Pool


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