x

x

Il presidente federale Marzio Innocenti nell'intervista rilasciataci in vista delle elezioni federali di domenica 15 settembre afferma, in merito ai problemi a far quadrare il bilancio della federazione: «Tutte le Union di Tier 1 si trovano ad affrontare analoghi problemi: la FIR, tra queste, risulta essere la più virtuosa avendo già intrapreso un percorso di riequilibrio della spesa eliminando tutto ciò che non è finalizzato al miglioramento di cui sopra».

Povera Inghilterra

Non sappiamo se la Fir è la più virtuosa, ma di certo non si appresta a licenziare (anche perché le regole del mondo del lavoro italiano sono diverse) ben 42 componenti del proprio staff, come sembra farà la federazione inglese, la RFU, a conferma delle difficoltà di tutte le Union di Tier 1. La notizia è riportata dal sito della BBC. «Più di 40 persone dello staff saranno licenziate dalla Rugby Football Union per cercare di arginare "insostenibili" perdite - scrive il giornalista Mike Henson nel suo articolo - La perdita di lavoro fa parte di una ristrutturazione che prevede 64 posti a rischio e 22 nuovi posti creati. La Rfu afferma di voler "proteggere l'organico e gli investimenti" nel gioco comunitario e che i cambiamenti non avranno impatto diretto sulle nazionali d'Inghilterra maschile, femminile, di altro grado di età o nei team di sviluppo». 

Perdita di 6 milioni di euro

L'articolo ricorda che per tentare di arginare il passivo la federazione ha violato la "sacralità" di Twickenham dando allo stadio il nome della compagnia di assicurazione Allianz, in cambio di un contratto da 100 milioni di sterline (118 milioni di euro) in dieci anni. Allo stesso ha gravato il bilancio di 33 milioni di sterline (39 milioni di euro) per i prossimi otto anni per il costo del nuovo Game professional partnership con la Premiership, in modo da avere la piena disponibilità di 25 giocatori per la nazionale nei prossimi otto anni (vedi articolo). «Il più recente report finanziario pubblicato in dicembre - continua la Bbc - prevede un deficit operativo corrente di 5 milioni di sterline (poco meno di 6 milioni di euro, ndr), descritto come "insostenibile a lungo termine"». Il deficit del bilancio preventivo 2024 della Federazione italiana è di circa 9 milioni di euro (vedi articolo). Tre milioni in più, ma in un budget molto minore. Quindi sono lecite anche le preoccupazioni italiane.

Soldi dalla Nations League

Una delle speranze di incrementare le entrate deriva dalle finali della Nations League, la competizione biennale di World Rugby che dal 2026 sostituirà i test match estivi e autunnali. Dopo il rifiuto dell'offerta multimilionaria fatta dal Qatar per ospitare le finali, l'opzione potrebbe essere Londra. «Si potrebbero giocare tre match a Twickenham - dice l'amministratore delegato della RFU Bill Sweeney - e tre altrove a Londra. Sarebbe una destinazione naturale. Conversazione sono in corso in proposito, dopo la decisione sul Qatar». Questo significherebbe stadi pieni e incassi per la RFU. Una possibilità di far quadrare il bilancio che l'Italia sembra non avere, anche se Sweeney afferma: «Ci sono altre possibilità o sedi in Europa, ma Londra è la candidatura più forte».