Quella volta che il Sei Nazioni venne disputato da tre squadre
L'Inghilterra esclusa dal torneo per due anni, ufficialmente non vinse nessuno
In principio era l'Home Nations Championship, il torneo delle Isole britanniche e l'Irlanda. Poi nel 1910 fu il turno della Francia, infine nel 2000 quello dell'Italia. Eppure per due anni, il torneo di rugby più esclusivo del mondo, vide soltanto tre partecipanti.
La nascita dell'International Rugby Football Board
Il 5 dicembre 1887, a Manchester, un comitato composto da rappresentanti della IRFU (Irlanda), SRU (Scozia) e WRU (Galles) sottoscrissero lo statuto dell'International Rugby Football Board (poi diventato IRB e, infine, World Rugby) un organismo indipendente dalle federazioni costituenti, il cui compito era quello di definire le regole del gioco del rugby.
La Rugby Football Union non approvò la nascita di questo nuovo organo: gli inglesi ritenevano di essere gli unici ad avere il diritto di stabilire le regole del rugby, dal momento che la Federazione inglese deteneva la maggioranza di squadre di rugby nel Regno Unito.
Inglesi capricciosi, l'IRFB escluse la Red Rose
Va da se che la RFU non aderì all'IRFB. I dirigenti di quest ultimo non accettarono il rifiuto e boicottarono l'Inghilterra, stabilendo che i membri del nuovo organismo non avrebbero potuto disputare incontri internazionali con la Nazionale inglese.
Così, in occasione dei tornei Home Championship del 1888 e 1889, ad essere presenti furono unicamente Scozia, Irlanda e Galles che si affrontarono in tre scontri diretti.
Ufficialmente l'IRFB non riconobbe un vincitore per queste due annate. Nel 1888 ogni squadra vinse il proprio incontro casalingo e il torneo si chiuse in parità. Nel 1889 la Scozia sconfisse Galles e Irlanda, vincendo ufficiosamente il torneo, ma tale successo non rientra negli annali del Sei Nazioni.