x

x

Le partite del prossimo campionato di Serie A Elite si giocheranno tutte di sabato (tranne il posticipo televisivo), ma probabilmente senza il TMO come supporto tecnologico all'arbitro, a causa dei maggiori costi che comporterebbe la produzione di quattro partite in contemporanea, invece di due come nelle scorse stagioni. Un passo indietro accettabile o no per il campionato? È quanto si evince dalla lettera di risposta del presidente della Federazione Italiana Rugby Marzio Innocenti a quella inviata dalla Lega Rugby composta dai dieci club. È uno dei temi toccati dal documento, inviato solo alle società e non alla stampa (come invece quello dei club), svelato oggi lunedì 8 luglio sulle pagine del Gazzettino in un articolo a firma Ivan Malfatto.

TMO troppo costoso

Per quanto riguarda giocare il sabato: «La richiesta è già stata compresa e accettata dal settore tecnico: potrà essere richiesto un eventuale spostamento alla domenica unicamente per esigenze televisive - scrive Innocenti nella lettera - La formazione dei calendari dovrà essere un'attività condivisa, in modo da comprendere i criteri ed evitare inutili polemiche e disagi. Il Tmo, alla luce della contemporaneità della partita, richiederebbe costi al momento non sostenibili. Questo, insieme alla manifesta contrarietà di alcuni di voi, determina la necessità di una rivisitazione della tecnologia e del suo utilizzo nel campionato».

Impianti e contributi

Un'altra richiesta fatta dai club è la deroga per gli impianti sportivi non a norma, sembra in particolare quello della neopromossa Lazio. «Per gli impianti da gioco non in linea con gli standard condivisi con le società a partire già dal 2018 - scrive ancora Innocenti - nulla osta al rilascio di un'apposita deroga, ma mi corre l'obbligo di sollecitarvi a rivedere insieme questi parametri che, una volta accettati, possano costituire un impegno serio senza più possibilità di ulteriori rinvii». Anche per quanto riguarda le modalità di erogazione dei contributi federali Innocenti rassicura: «Per le erogazioni del contributo federale non ci dovrebbero essere scostamenti rispetto al recente passato in cui abbiamo sempre cercato di essere coerenti con le scadenze concordate tra noi».

Richieste legittime e dialogo

La lettera definisce «legittime, comprensibili e, di conseguenza, accettabili» le richieste dei club del campionato si congratula «per lo spirito collaborativo e distensivo che avete voluto esprimere nella vostra esposizione. Un identico spirito ha sempre animato la mia azione», facendo capire che fra le società e la Fir si è aperta la stagione del dialogo, dopo quella precedente dello scontro. In tal senso Innocenti oltre a rispondere, fa a sua volte alcune richieste alla Lega Rugby, guidata dal presidente del Viadana Giulio Arletti.

Permit player e formazione

Una riguarda i sistema dei permit player e la formazione dei giocatori: «Il primario e forse unico ritorno che la Fir chiede alle società del massimo campionato nazionale è l'adesione e il supporto al progetto di formazione federale nei modi e nei termini che il settore tecnico vi ha sempre manifestato e condiviso, in modo da rappresentare un unicum di strategie ed azioni». Un altro è «per la chiarezza e la condivisione delle comunicazioni vorrei avere un solo vostro interlocutore, che formalmente s'impegni a dialogare correttamente con tutti voi». Riconoscimento e funzioni della Lega

Infine quella più delicata sulla definizione e il riconoscimento della stessa di Lega dei club: «La Fir è aperta rispetto al vostro tentativo di costituire un'Associazione dei club con la finalità di individuare un unico interlocutore, per proporre temi di comune interesse a fianco della Fir e secondo le sue indicazioni, ma soprattutto per far crescere l'interesse del campionato. Apprendo dai mezzi di comunicazione che l'intento della "Lega" è di organizzare in proprio le attività commerciali e logistiche del massimo campionato. Se così non fosse, vi pregherei di non utilizzare questa dizione in modo da non generare confusione. Nel caso l'associazione fosse interessata a essere una Lega a tutti gli effetti, vi confermo la disponibilità a parlarne».

La palla ora passa alle società. Il dialogo per migliorare il campionato continua. Ma sarà davvero migliore la Serie A Elite senza il Television match officer?