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Abbiamo fatto una chiacchierata con Claudio Deltrovi “fresco” di investitura a direttore sportivo dei Lyons Piacenza. Deltrovi quest’anno ha preso il posto di Stefano Noci che, abbandonato il suo ruolo di direttore sportivo, è diventato vice presidente del club. Nel suo curriculum sportivo vanta una promozione in serie A da giocatore nelle fila dei Lyons nella stagione 1982/83, tra le sue esperienze di tecnico la panchina degli stessi Lyons con Achille Bertoncini prima, Dioli e Franco Ascantini poi e una nuova promozione in serie A.

Claudio qual è la tua valutazione della stagione sino ad ora?

“La pagella è insufficiente sino ad ora, ma a dir il vero secondo me il potenziale della squadra sarebbe più alto ma andando ad analizzare la situazione e partendo dal fatto che la promozione in Eccellenza non era stata programmata per quest’anno abbiamo avuto poco tempo per costruire la squadra più competitiva per la nuova stagione.

Abbiamo allestito una squadra con molti volti nuovi in pochi mesi, dare una struttura di gioco, motivazioni e soprattutto un’anima a tante persone nuove è difficile in così poco tempo.

Sapevamo di dover vincere alcune partite importanti e quindi ci stiamo preparando per questo, ovviamente non siamo partiti dicendo che avremmo dovuto lottare con L’Aquila ma è stato il campionato a determinarlo. Il nostro obiettivo sin da subito era quello di agguantare la salvezza, ma pensavamo di faticare un po’ meno”.

Quindi sei parzialmente soddisfatto, avresti voluto fare di più?!

“Pur con tutte le attenuanti del caso si poteva fare qualcosa di più, lo dimostrano la partita con il San Donà in casa, la partita con la Lazio a Roma dove ad esempio abbiamo sbagliato 5 calci su 8. Insomma in fin dei conti abbiamo pagato molto l’inesperienza”.

Cosa mi dici dei 2 nuovi acquisti, appena arrivati hanno esordito subito!

“Abbiamo deciso di farli allenare giocando, sebbene fossero arrivati da poco e nonostante il jet-lag abbiamo scelto di farli giocare con il Mogliano dal momento che c’è poco tempo per integrarli. Il pilone aveva terminato il campionato verso metà ottobre quindi, nonostante si fosse continuato ad allenare, era a corto di minuti partita. Il trequarti centro aveva partecipato ad una tournee in Nuova Zelanda con i Barbarians australiani ma era fermo da almeno 2 o 3 settimane. Hanno bisogno di ritrovare la forma quindi questa partita e quella del Trofeo Eccellenza sono utilissime per farlo e integrarli nel gioco della squadra”.

Obiettivo finale?

“Salvezza senza dubbio”

Se volessi chiederti qualcosa in più?

“Questa stagione è importantissima, vogliamo raggiungere l’obiettivo salvezza in modo da poter avere anche il tempo di strutturarci come società. Per poter affrontare al meglio l’Eccellenza dovremo finire di strutturarci come società, ci manca ancora qualcosina ma ci stiamo lavorando con entusiasmo”

Da quello che hai potuto vedere sino ad ora qual è la squadra  più forte, quella che potrebbe arrivare sino in fondo?

“Per ora escludo Rovigo solo perché non l’ho ancora vista dal vivo. La mia idea iniziale era il Petrarca, l’ho vista molto preparata e con le idee molto chiare ma questo Mogliano, vuoi per l’innesto della nuova apertura, nonostante non avesse fatto risultati eclatanti sino ad ora, mi ha impressionato. Se Renata dovesse riuscire ad integrarsi bene potrebbe diventare veramente molto pericolosa. Vedo anche Calvisano, una squadra molto fisica, molto preparata che gioca con la sicurezza di chi ha vinto il campionato”

 

Claudio Deltrovi (a destra) con Aristide Barraud e il presidente Natalino Fanzola

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