Intervista a Simone Ferrari, pilone del Benetton Treviso
Simone Ferrari, pilone milanese classe ’94 alla prima stagione con il Benetton, analizza la sua prima parte di stagione e la prossima sfida ai Cardiff Blues in terra gallese.
Nel comunicato del Benetton, con l’onestà che lo ha sempre contraddistinto Simone ha parlato della sua esperienza sportiva e personale a Treviso nonché dei suoi obiettivi professionali “…arrivavo dalla Serie A, il mio obiettivo era migliorarmi dal punto di vista fisico-atletico..…Ovviamente non immaginavo di giocare così tanto alla mia prima stagione in biancoverde…Sicuramente c'è ancora tanto da migliorare, soprattutto sulla resistenza in campo. L'anno in Benetton mi ha aiutato a crescere anche come atleta fuori dal campo, imparando a condurre un stile di vita più regolare"
Simone ha analizzato anche la stagione sin qui disputata e ha parlato dell’emozione di giocare in un palcoscenico così importante affermando che pur non essendo una persona che si emoziona facilmente “devo ammettere che affrontando i Tigers a Welford Road è inevitabile avere un po' un di tensione in corpo. Quando scendo in campo penso a fare bene i compiti che mi sono stati dati, cercando di sbagliare il meno possibile e mettendomi a disposizione della squadra. Nel rugby secondo me bisogna essere "freddi" ed il trucco per far ciò consiste nell'avere fiducia nei propri compagni di squadra…”
“la mischia è una delle cose che sta funzionando meglio quest'anno, siamo un pack temibile ed è diventata un'arma che cerchiamo di sfruttare in ogni partita. Tutto ciò è frutto del lavoro del gruppo”.
La trasferta di Cardiff potrebbe essere più complicata del match dell’andata perché “avranno un atteggiamento diverso….Dovremo essere bravi ad aggredirli in difesa ed avere dei buoni palloni da giocare da touch in attacco. In mischia sarà una battaglia, la meta tecnica dell'andata li avrà feriti, ci avranno studiato e faranno di tutto per metterci in difficoltà".
Foto Elena Barbini