Il tribunale Fir annulla il lodo su Alfonso Zottola: Viadana e Rovigo ai ferri corti
L'arbitrato sul giocatore aveva dato ragione a Rovigo, ma un componente del collegio era incompatibile
Ritorna in alto mare il caso di Alfonso Zottola, giocatore argentino sul quale c'è da mesi un contenzioso fra il Viadana e la FemiCz Rovigo. In novembre un lodo arbitrale aveva dato ragione al Rovigo, permettendo ai rossoblù di tesserare e schierare il seconda linea fino a quel momento costretto a restare fermo. Giovedì 11 gennaio il Tribunale federale ha annullato il lodo, a seguito del ricorso del Viadana. Il dispositivo della sentenza è stato pubblicato martedì 16 gennaio sul sito della Fir e recita: «Il Tribunale federale, riconosciuta la proprio giurisdizione, preso atto delle acquisizioni documentali ed in particolare il foglio del tesserato dell'avv. Di Salvatore, dichiara la nullità del lodo arbitrale emesso dal collegio tra Rovigo e Viadana e depositato in data 8/11/2023». Le motivazioni saranno depositate entro una decina di giorni.
Un commissario incompatibile
Cosa è successo? Come scrive Ivan Malfatto sul Gazzettino il Tribunale ha annullato il lodo per «l'incompatibilità a ricoprire il ruolo di presidente del collegio arbitrale di Stefano Di Salvatore. Motivo: è un tesserato Fir e dal 2022 per un tesserato non è più possibile fare l'arbitro in un collegio. Cosa succederà ora? Il 28 gennaio, data di ripresa del campionato di serie A Elite, Zottola potrà continuare a essere schierato dal Rovigo, come dopo la vittoria del lodo arbitrale, o dovrà stare di nuovo fermo, vista ora la nullità, com'era successo nei mesi precedenti?».
Zottola potrà giocare?
Una risposta che con i tempi della giustizia sportiva non è detto arrivi per quella data. Così, come riporta sempre il quotidiano, l'avvocato del Rovigo Federico Cogo afferma: «Stiamo valutando per la sicurezza della situazione un interpello all'ufficio tesseramenti della Fir». Il 28 gennaio si gioca FemiCz Rovigo-Hbs Colorno. Poi tra soste della Serie A Elite e turno di riposo i Bersaglieri giocheranno solo una partita a febbraio, guarda caso proprio contro il Viadana. Il giocatore è già stato fermo due mesi a inizio campionato, un altro stop in attesa di dirimere il contenzioso gli rovinerebbe di fatto la stagione.
La ragione del contendere
Perché si è scatenato il duello legale fra i due club, per il resto uniti nel coordinamento delle nove società di Elite, lo riassume il Gazzettino: «Il nodo del contendere intorno a Zottola è un memorandum depositato in Fir secondo il quale, per il Viadana, il giocatore era sotto contratto altri due anni quando ha firmato per il Rovigo, mentre per la società rossoblù era libero. A seguito di ciò il club mantovano esigeva un indennizzo (circa 20.000 euro) che la FemiCz non riteneva di dover versare. Da qui il contenzioso e il caso, durato mesi, ora riaperto dalla decisione del tribunale federale a seguito del ricorso».
AGGIORNAMENTO 18-01-2023
Mercoledì 17 gennaio è arrivata al Rovigo la comunicazione dall'Ufficio tesseramenti Fir che Zottola non è più un tesserato per il club roosblu, ma per effetto dell'annullamento del lodo ritorna tesserato per il Viadana e quindi non potrà giocare con la maglia dei bersaglieri.