Il Pesaro Rugby si rinforza in vista del primo campionato di Serie A
Il Pesaro Rugby si prepara alla prima e storica stagione in Serie A con due acquisti in prima linea, il primo è Riccardo Capoccia (1,87 m x 120 kg), pilone destro classe ’87 cresciuto nel Lecce e con due esperienze in Serie A prima con l’Alghero e poi con l’Udine. Capoccia sostituirà almeno inizialmente Andrea Pozzi (ex Crociati, Prato e Rovigo in Eccellenza), operatosi in giugno al ginocchio.
Il secondo acquisto dei giallo rossi è Rossano Fagnani (1,82 m x 100 kg), tallonatore classe ’84 con una discreta esperienza in Serie A avendo vestito le maglie di Badia, Udine e Perugia. Fagnani (foto) ha anche una apparizione in Eccellenza con L’Aquila Rugby e secondo il Presidente del Pesaro Mattioli: “Rossano Fagnani, ancor più di Riccardo Capoccia, potrà introdurre la squadra in questa serie A. Siamo sicuri diventerà un punto di riferimento per la mischia e non solo e ci auguriamo davvero che possa aiutarci a raggiungere il nostro obiettivo di mantenere la categoria e ancor più permettere all’intera squadra di crescere”.
Le dichiarazioni dei due giocatori dal sito web del Pesaro Rugby:
Capoccia: “Mi piacciono le scommesse e questa faceva al caso mio. Avrò maggiore spazio, anche se poi come sempre il posto in campo dovrò conquistarmelo in settimana in allenamento. Non conosco i miei futuri compagni, ma so che è una squadra che ci tiene a non recitare il semplice ruolo di comparsa in questo campionato di serie A. Son convinto che potremo fare la nostra figura e crescere assieme. Inoltre venendo a Pesaro mi avvicino alla mia Lecce e quindi all’università, con l’obiettivo laurea che non voglio perdere di vista”.
Fagnani: “Sarà una bella sfida. Mi sono sempre piaciute le piccole realtà rugbistiche di cui è costellata l’Italia e mi ha fatto molto piacere ritrovare Pesaro in serie A, dopo che l’avevo incontrata in campionato nell’anno in cui con Perugia conquistammo la serie A. E’ una squadra in crescita e farò di tutto per aiutarla quanto più in questa categoria”.