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Foto Twitter @RugbyWorldCup
Foto Twitter @RugbyWorldCup

Siamo giunti al momento clou, la finale della Rugby World Cup 2023, che non poteva avere due contendenti se non All Blacks e Springboks. A ventotto anni di distanza da quel 1995 dell'Ellis Park di Johannesburg, con Nelson Mandela a spronare il XV di François Pienaar proprio contro la Nuova Zelanda. In tribuna il primo ministro neozelandese Chris Hipkins e il presidente sudafricano Cyril Ramaphosa. Wayne Barnes chiude la sua carriera in gran stile, dirigendo una finale dopo la partecipazione a ben cinque edizioni del Mondiale.

Dopo tre minuti inizio duro per gli All Blacks: Shannon Frizell esegue una pulitura prendendo Mbonambi per il collo, Barnes estrae il giallo. Pollard per i pali non sbaglia: 0 a 3. Tegola in testa anche per il Sudafrica, perché Mbonambi ha problemi alla gamba e deve lasciare il campo, entra Deon Fourie. Al 13' altro piazzato di Pollard: si va sullo 0 a 6. Mo'unga accorcia le distanze al 17' dalla piazzola: 3 a 6. Difesa aggressiva dei sudafricani, che non lasciano spazio al gioco veloce dei neozelandesi. Al 20' Savea tenta un tenuto ma va diretto sul terreno, altra punizione per gli Springboks: 3 a 9.

Al 29' placcaggio di Sam Cane diretto al volto di Jesse Kriel, giallo per il terza linea con bunker in valutazione. E al 34' arriva la decisione, per il capitano Sam Cane c'è il cartellino rosso data la pericolosità del fallo! Inoltre un tenuto dei sudafricani concede una punizione, Pollard indica nuovamente i pali e non sbaglia dalla piazzola: 3 a 12. Al 37' grande occasione con Telea indomabile, avanza tra le maglie avversarie, palla lunga da Aaron Smith per Rieko Ioane che vola verso la bandierina ma c'è l'ottima copertura di Arendse e Kolbe. Punizione per gli All Blacks che vanno per i pali: 6 a 12, punteggio con cui si chiude profeticamente il primo tempo (nel 2019 in Giappone si arrivò all'intervallo con questo identico punteggio per il Sudafrica).

Inizio ripresa con gli All Blacks che rischiano di restare atterrati: ottimo recupero di Siya Kolisi che accelera e mantiene il possesso, arriva al limite dell'area, palla per de Allende che prova il grounding ma è tenuto alto. Al 46' è proprio Kolisi a prendere un giallo per contatto testa contro testa con Ardie Savea. Al 54' geniale Richie Mo'unga che si libera di un placcaggio, si allarga sulla sinistra e vola lungo la fascia, offload per Aaron Smith che va in meta… ma c'è il TMO: in avanti in touche da parte di Savea, meta annullata, ma Barnes segnala un fallo di Etzebeth e dà punizione agli All Blacks. Il Sudafrica contrasta perfettamente, ma la Nuova Zelanda è sul pazzo. Gran passaggio lungo di Aaron Smith per Mark Telea, che si libera di un placcaggio, offload per Beauden Barrett che schiaccia in meta al 58': si va sull'11 a 12.

Al 73' arriva una decisione chiave: Kolbe commette un in avanti volontario su un lanciatissimo Anton Lienert-Brown che tenta un offload. L'ala del Sudafrica si prende il giallo. Jordie Barrett va per i pali dalla lunga distanza, per un calcio che significherebbe il sorpasso degli All Blacks… ma l'ovale finisce a lato! Si resta sull'11 a 12. Errore di Lienert-Brown al 79', che commette un in avanti in fase avanzante. Mischia per gli Springboks coriacea, gli All Blacks tentano di recuperare il possesso ma senza successo. Wayne Barnes fischia la fine.

Il Sudafrica resta campione del Mondo! Gli Springboks difendono il titolo mondiale dopo quattro anni, conquistano il quarto titolo della propria storia. All Blacks che non sentono il peso dell'uomo in meno, giocano in modo sublime, hanno più volte l'occasione per capovolgere il risultato ma senza successo. Pesa quel piazzato fallito da Jordie Barrett, che segna effettivamente questa partita magnifica, non eguagliando quel “Kick” storico di Stephen Donald della finale di Auckland del 2011. Bomb squad sudafricana che congela il risultato dopo un'ora di gioco, e Siya Kolisi che eguaglia Richie McCaw, diventando il secondo capitano a sollevare la Webb Ellis Cup per due volte consecutive.

 

Nuova Zelanda - Sudafrica 11-12 (6-12)
Finale Rugby World Cup 2023

Tabellino: 4' cp. Pollard (0-3), 13' cp. Pollard (0-6), 17' cp. Mo'unga (3-6), 20' cp. Pollard (3-9), 34' cp. Pollard (3-12), 38' cp. Mo'unga (6-12), 58' meta B.Barrett (11-12)

Calciatori: 2/3 Richie Mo'unga, 0/1 Jordie Barrett (Nuova Zelanda). 4/4 Handre Pollard (Sudafrica), 

Cartellini: 3' giallo a Shannon Frizell (Nuova Zelanda), 29' rosso a Sam Cane (Nuova Zelanda), 46' giallo a Siya Kolisi (Sudafrica), 73' giallo a Cheslin Kolbe (Sudafrica)

Man of the match: Pieter Steph du Toit (Sudafrica)

Nuova Zelanda: 15 Beauden Barrett, 14 Will Jordan, 13 Rieko Ioane, 12 Jordie Barrett, 11 Mark Telea, 10 Richie Mo’unga, 9 Aaron Smith, 8 Ardie Savea, 7 Sam Cane (c), 6 Shannon Frizell, 5 Scott Barrett, 4 Brodie Retallick, 3 Tyrel Lomax, 2 Codie Taylor, 1 Ethan de Groot
Panchina: 16 Samisoni Taukei’aho, 17 Tamaiti Williams, 18 Nepo Laulala, 19 Sam Whitelock, 20 Dalton Papali’i, 21 Finlay Christie, 22 Damian McKenzie, 23 Anton Lienert-Brown

Sudafrica: 15 Damian Willemse, 14 Kurt-Lee Arendse, 13 Jesse Kriel, 12 Damian de Allende, 11 Cheslin Kolbe, 10 Handré Pollard, 9 Faf de Klerk, 8 Duane Vermeulen, 7 Pieter-Steph du Toit, 6 Siya Kolisi (c), 5 Franco Mostert, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Bongi Mbonambi, 1 Steven Kitshoff
Panchina: 16 Deon Fourie, 17 Ox Nche, 18 Trevor Nyakane, 19 Jean Kleyn, 20 RG Snyman, 21 Kwagga Smith, 22 Jasper Wiese, 23 Willie le Roux

Stade de France, Saint-Denis
Arbitro: Wayne Barnes (Inghilterra)
Assistenti: Karl Dickson (Inghilterra), Matthew Carley (Inghilterra)
TMO: Tom Foley (Inghilterra)