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Abbiamo fatto 4 chiacchiere con Claudio Gaudiello da due anni Direttore Sportivo delle Fiamme Oro Rugby. Un passato da giocatore culminato con l’esperienza in Top Ten con la Rugby Roma e le 5 stagioni con le Fiamme Oro dal 2007 con le promozioni dalla B alla A2 e dalla A2 alla A1. Presenze in tutte le Nazionali juniores dalla Under 16 alla Under 21 compresi 2 Sei Nazioni U21, una World Cup U21 e una presenza con la Nazionale A contro le Fiji . Smessa l'attività agonistica con le Fiamme si è occupato di marketing e sponsorship. Claudio si è formato con un master in Management dello Sport alla Luiss e uno in Marketing e Comunicazione alla Business School del Sole 24 Ore.

 

Come è andato il mercato giocatori? Sei soddisfatto o sei in cerca di qualche aggiustamento?

“Sono molto soddisfatto perché siamo riusciti anche quest’anno ad arruolare 9 giocatori, tutti di grossa qualità, puntando a fare un mix di giovani e giocatori un pò più esperti come Roberto Quartaroli e Massimiliano Ravalle. I giovani che abbiamo preso sono molto interessanti, oltre a Gabriele Venditti che andrà all’Accademia di Parma, abbiamo preso Maicol Azzolini e Dennis Bergamin, due giovani emergenti, due prodotti federali".

"Nel complesso sono molto soddisfatto perché abbiamo coperto molto bene quei ruoli lasciati liberi dai giocatori in uscita”.

Quanti cambiamenti hai fatto quindi?

“Ti confermo un totale di 9 cambiamenti”.

 

Quali sono le aspettative per la prossima stagione?

“Noi intanto vorremmo riconfermare quanto di buono fatto lo scorso anno, quindi i playoff, e se riusciamo il nostro sogno sarebbe quello di arrivare in finale. Prima di fare questo il nostro obiettivo è riconfermare il quarto posto della passata stagione, anche se sono convinto che sarà molto difficile. Ma noi ce la metteremo tutta”.

 

Pensi che 10 squadre in Eccellenza siano troppe al giorno d’oggi?

“Assolutamente no, ma bisognerebbe cercare di alzare la proposta tecnica, il livello tecnico del Campionato d’Eccellenza. Io sono convinto che 10 squadre siano giuste, ho anche letto che qualcuno ne preferirebbe 8 ma se guardiamo gli altri massimi campionati vediamo che, ad esempio, in Francia ce ne sono 14. Il nostro lavoro, ti ripeto, sarà quello di innalzare il livello tecnico”.

 

Tu pensi che FFOO possa diventare un punto di riferimento nonchè il motore per tutto il movimento, dato che ha basi solide ed è una società in crescita soprattutto nei settori giovanili (sebbene in deroga dal momento che non è obbligata ad averlo)?

“Noi vogliamo essere un punto di riferimento per l’intero movimento, siamo al servizio di tutti e della Federazione. Per quanto riguarda il settore giovanile, come gruppo sportivo militare, non saremmo obbligati ad avere alcuna under però abbiamo circa 250 ragazzini dalla Under 6 alla Under 18. Puntiamo molto su questo tipo di attività e come ti dicevo prima ritengo che sia molto importante il lavoro che facciamo con la prima squadra con la quale vogliamo continuare ad affermarci, ma è ancora più importante il lavoro che facciamo con i settori juniores".

"Siamo anche molto soddisfatti di essere riusciti a dare 8 elementi alla Nazionale Emergenti e un giocatore alle Zebre, Carlo Canna, che si sta giocando le sue chance per andare a fare la Coppa del Mondo".

"Questo è motivo di orgoglio per noi  e per la Polizia di Stato”.

 

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