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La marcia verso i play out dei ragazzi di Bordon passa attraverso il difficile impegno contro la capolista

Non basterà il cuore, ci dovremo inventare qualcosa”. Stefano Bordon, allenatore del Cus Genova, inquadra così l’impegno di domenica a Torino, primo in classifica in coabitazione con il Badia, sia pure con una partita in più dei padovani. “Torino è una squadra molto organizzata. Con ottime individualità in mediana. E in più si gioca la promozione. Me la aspetto molto concentrata, anche perché Badia e Vicenza, si toglieranno punti nello scontro diretto e Torino non vorrà perdere l’occasione di allungare il passo su una delle due”.

Trasferta difficile, quasi impossibile, dunque? “Difficile sì. Impossibile no. In questo campionato c’è molto equilibrio e il divario tra le prime e le ultime della classe non è poi così netto. E noi stiamo crescendo. Dico solo che sarà dura. Noi dovremo essere aggressivi, concentrati. Dovremo fare una super partita, sperare in un pizzico di fortuna e che i nostri avversari non siano perfetti”.

Quattro partite da giocare, 20 punti in palio per raggiungere la salvezza senza passare per i play out. Bordon puntualizza. “Per la salvezza diretta ci vorrebbe un filotto di vittorie: molto difficile, realisticamente parlando. Intanto, cerchiamo di arrivare ai play out, perché anche questo sarebbe un traguardo. La corsa è tra noi, Alghero e Prato, che si sfideranno all’ultima giornata, quando noi ce la vedremo con il Capoterra. Sarà lotta dura fino all’ultimo secondo, e noi siamo pronti a giocarcela”.

Il calendario del Cus Genova, non è dei più agevoli. Cus Torino e Gran Sasso fuori casa; Valsugana e Capoterra al Carlini. “Torino e Valsugana si giocano la promozione. Le altre hanno poco da chiedere, ma sono sempre squadre di tutto rispetto. Non dobbiamo pensare a tabelle di marcia, ma a fare il nostro: giocare aggressivi e concentrati per vincere il più possibile. E poi aspettare lo scontro diretto finale tra i sardi e i toscani”.

Un’ultima considerazione: quanto pesano gli 8 punti gettati al vento contro l’Ottopagine? “Con i se e i ma non si va da nessuna parte. Io, poi, contro il Benevento non c’ero. Non ci penso. Penso a domenica e alla formazione da mettere in campo. Ho l’infermeria vuota, per fortuna, ma mi mancherà Pippo (Dell’Anno n.d.r.), squalificato per somma di gialli”. Si inventerà qualcosa, statene certi.

 

Foto Matteo Ceschina

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