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Chi scrive aveva previsto: due vittorie certe, una quasi certa e una poco probabile. Non è andata proprio così. Qualcuno dirà: dopo che a menarci sono stati quelli di Guernica, non è il caso di fare troppo gli scandalizzati se, stavolta, a metterci sotto sono stati, nell’ordine: portoghesi, tedeschi e romeni.  Giusto. Le sconfitte di Calvisano a Heidelberg e del Viadana allo Zaffanella con l’equivalente del Cus Lisbona sono perfettamente in linea con i recenti comportamenti delle nostre migliori realtà domestiche quando varcano i confini del rugby di Eccellenza e si misurano con entità che, sulla carta, provenendo da competizioni nazionali a più basso contenuto tecnico, non dovrebbero rappresentare uno scoglio particolarmente difficile da evitare. Poi, se uno va a vedere un po’ meglio la realtà dei fatti, scopre che con la maglia del XV di Heidelberg gioca la nazionale di Germania e che, in sovrapprezzo, la dirigenza del club ha messo sotto contratto qualche discreto “trattore” formato in Sud Africa. Mettiamoci (parole di Brunello a fine gara), una inaccettabile supponenza che ha portato molti giocatori a sottovalutare l’avversario, e il gioco è drammaticamente e tristemente concluso. Vero è che Viadana, rispetto ai campioni d’Italia in carica, ha qualche scusante in meno. Anche se, probabilmente, con Ormson in campo… Ma anche in questo caso risultano altamente esplicative le parole dei coach Frati, che non le ha certo mandate a dire ai suoi giocatori, colpevoli, secondo lui, di una colpevole sottovalutazione dell’avversario e dell’impegno. Resta il fatto che, spiace dirlo ma è così, il meglio del rugby di club di Germania e Portogallo è superiore a quello espresso dalle squadre prima e seconda del nostro massimo campionato. Non è roba da galera, nessuno si consideri impiccato sul posto, ma trattasi di evidenze indiscutibili. Purtroppo.

Diverso è il 25-29 del Petrarca di Marcato a Timisoara contro i locali Saracens, sorta di filiale nei Carpazi dei Saracens londinesi, che a Timisoara mandano i migliori giovani prospetti provenienti dall’emisfero sud a farsi (e a rompere) le ossa. Perché mezza nazionale romena rinforzata di una decina di isolani, in Italia menerebbe chiunque, o quasi.

Sorride giustamente Rovigo, che nella prima delle due settimane da trascorrere senza il tecnico della linea arretrata, mette sotto i georgiani del Batumi al termine di una partita combattuta in cui ha brillato il baby Mantelli, l’unica apertura di ruolo di cui dispongono i Bersaglieri.

Non possiamo chiudere senza citare (diritto di cronaca) le opinioni di quanti ritengono che la partecipazione a questa “terza coppa” sia utile solo in termini di contabilità interna. Nel senso che essa si giustificherebbe solo in forza del contributo in denaro che genera. Opinione che non condividiamo, anche se risulta difficile pensare che nelle strategie di uno dei nostri migliori quattro club abbia trovato spazio la rincorsa a un posto in Challenge cup. Soprattutto alla luce del fatto che la parte decisiva della competizione si svolgerà fra aprile e maggio. Fine stagione regolare-inizio play off scudetto.

 

Risultati 1° turno di Continental Shield:

HEIDELBERGER RK - RUGBY CALVISANO 23-19

RUGBY VIADANA - CDUL LISBONA  14-19

TIMISOARA SARACENS - PETRARCA RUGBY 29-25

RUGBY ROVIGO - CLUB BATUMI 31-27

 

Foto Francesca Pone