Placcaggio all'arbitro Beatrice Benvenuti: Bruno Doglioli rischia tre anni di reclusione
È la pena chiesta del Pubblico ministero del tribunale di Padova per l'episodio del 2016 in Valsugana-Rangers
Ricordate il placcaggio del trequarti Bruno Doglioli all'arbitro Maria Beatrice Benvenuti, nella partita del campionato di Serie A Valsugana-Rangers Vicenza dell'11 dicembre 2016? Ha fatto il giro del mondo sul web, i media e i social. La Benvenuti ha ricevuto la solidarietà perfino degli All Blacks. Doglioli è stato prima squalificato tre anni, poi radiato a vita dalla giustizia sportiva della Federazione Italiana Rugby. Ora il giocatore italo-argentino rischia tre anni di reclusione da parte della giustizia ordinaria.
Il processo
«È la pena chiesta dal pubblico ministero Maria D'Arpa, al giudice del Tribunale monocratico di Padova, per l'ex giocatore di rugby italo-argentino Bruno Andres Doglioli alla sbarra per il reato di lesioni e già radiato dalla Fir. Difeso dall'avvocato Alberto Berardi, dovrà aspettare il 21 marzo per la lettura della sentenza». È quanto scrive "Il Gazzettino", a firma di Marco Aldighieri, aggiornando sulla loro vicenda giudiziaria. A sette anni abbondanti da quanto accaduto in quella partita, con i tempi lunghi usuali, sta giungendo alla sua conclusione. Si saprà l'esito in primo grado fra poco più di un mese. Quell'impatto provocò alla Benvenuti, 31 anni, un violento colpo di frusta a seguito del durissimi impatto avuto con il placcaggio del giocatore, che pesava circa 40 chili più di lei.
Denunciato dalla Benvenuti
Doglioli, 42 anni, «adesso lavora e vive in Francia, non lontano da Parigi - scrive il quotidiano - Ma a partire dal 2017, dopo essere stato denunciato dalla Benvenuti per lesioni, prima è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura padovana e adesso si trova a giudizio insieme alla sua ex società, i Rangers Vicenza, come responsabile civile. Il fischietto romano ha chiesto un risarcimento danni di 90mila euro, in conseguenza degli oltre quaranta giorni di prognosi rimediati dopo l'imprevisto placcaggio alle spalle».
La difesa di Doglioli
Doglioli, nel corso dell'udienza tenuta il 27 aprile 2023, aveva fornito in tribunale la sua versione dei fatti. Nella quale aveva sottolineato di non avere mai avuto l'intenzione di caricare l'arbitro. «Stavo avanzando a braccia larghe incontro agli attaccanti avversari per placcarli - ha ricordato, secondo quanto scritto sul Gazzettino - Ma non volevo prendere il direttore di gara». Nel primo tempo Doglioli aveva subito un cartellino giallo per una contestazione all'arbitro, nel secondo tempo aveva ancora parlato ad alta voce con lei. «Il legale di Doglioli - conclude il giornale -, in aula, ha inoltre sottolineato che l'arbitro Benvenuti, al termine del match, ha regolarmente partecipato al "terzo tempo" con entrambe le squadre».