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Al termine della finale del Campionato Italiano di Serie A abbiamo intervistato diversi dei protagonisti del match e della stagione cominciando con Viliami Vaki e Matteo Dell’Acqua, passando per il Man of the Match Roberto Mandelli e chiudendo con il capitano e allenatore della Pro Recco Lisandro “Lichi” Villagra.

 

Willy Vaki avresti potuto sognare un miglior finale di carriera di questo? Insomma come è andata?

“E’ andata anche meglio di quello che ci aspettavamo. Abbiamo disputato una finale perfetta perché, anche se quest’anno avevamo giocato delle buone partite, oggi non avremmo potuto chiedere di più di quello che abbiamo fatto, abbiamo fatto la partita perfetta, non avremmo potuto chiedere di più di così”.

“Sono contentissimo anche se non ho ancora metabolizzato tutti gli eventi. Magari fra qualche giorno sarà tutto più chiaro”.

Hai provato emozione quando sei uscito?

“Mamma mia, queste cose non si possono quasi spiegare perché dopo tanti anni che fai questo sport il valore più grande è quello che senti, che condividi in questi  momenti con i tuoi compagni”.

Chi pensi possa essere il tuo erede?

“Il ragazzo qui di fianco a me, Matteo Dell’Acqua…..ha segnato cinque mete nelle due semifinali. Ormai è già pronto a prendere questa responsabilità, a prendere la mia eredità!”.

Cosa ti ha dato e cosa hai lasciato al rugby?

“Non lo so, ma spero di aver lasciato qualcosa di positivo. Sicuramente tanti amici. E’ un  percorso iniziato nel 1997 e finito oggi, ed è finito in una maniera incredibile”.

 

Matteo Dell'Acqua, Willy ci ha appena detto che sei il suo erede, sei soddisfatto di questa promozione in Eccellenza. Come valuti quest’annata?

“Sicuramente sono e siamo soddisfatti. L’ annata è stata costellata di vittorie, questa finale vinta per 33-5 è il degno compimento di un percorso durato un anno”.

Cosa ti aspetti dall’anno prossimo?

“Beh, sarà una bella sfida affrontare l’Eccellenza. Partiamo dal fatto che noi siamo molto contenti di esserci guadagnati questa promozione. Ora, probabilmente, la società dovrà pensare a rafforzarsi per affrontare un campionato decisamente più impegnativo. Sarebbe molto bello che riuscisse a rinforzare ancora la squadra con l’obiettivo di arrivare tra le prime 4/5 dell’Eccellenza in 2 o 3 anni”.

Sei contento di quest’anno? Vuoi dirci un momento bello e uno un po’ più brutto?

“Sono abbastanza contento, ma voglio continuare a lavorare per migliorare ulteriormente. I momenti più brutti sono state le due sconfitte a Colorno maturate entrambe le volte a tempo praticamente scaduto. Tutte e due hanno bruciato un po’. Il momento più bello sicuramente questo, anche con l’emozione dell’addio al rugby di Willy, è stato una leggenda!”.

 

Roberto Mandelli (foto) come valuti questa finale?

“E’ stata una partita a senso unico. Già in settimana, con la notizia che il Recco aveva eliminato Colorno e dopo aver analizzato il video del match ci eravamo resi conto che l’avversario forse non era così impegnativo avrebbe potuto essere il Colorno. Ad inizio anno si pensava potesse essere quella la finale. Complimenti comunque  al Recco per aver eliminato una squadra ostica come il Colorno ma noi oggi abbiamo dimostrato di avere qualcosa in più sia sotto il profilo tecnico che fisico.

Ci siamo espressi al meglio nei primi 25 minuti, quando abbiamo praticamente chiuso la partita. Poi siamo scesi un po’ di ritmo entrando un po’ nel loro tran-tran caotico, penso comunque che abbiamo espresso un rugby bello e molto concreto centrando così  l’obbiettivo che ci eravamo prefissati ad inizio anno”.

La vostra differenza è stata anche nella panchina, dove avete dei cambi di pari livello dei titolari e loro, non sono il Recco dell’anno scorso.

“Si, vi posso confermare che loro non sono il Recco dell’anno scorso e noi abbiamo 22/23 titolari che girano ogni partita, oggi Roberto (Manghi) ha avuto la difficoltà di doverne scegliere 15 e quando sono entrati dalla panchina il livello non è sceso anzi abbiamo potuto scavare la differenza con le forze fresche”.

L’anno prossimo giochi ancora?

“Per l’anno prossimo devo ancora parlare con la società. Da uno o due anni decido anno per anno, fisicamente mi sento bene, vediamo…sicuramente l’Eccellenza è un campionato molto più duro. Mi piacerebbe dare il mio apporto ma non più come una pedina fissa, ma diventare un giocatore come Willy da gestire a seconda delle esigenze e delle energie in modo da poter continuare ad essere un valore aggiunto e allo stesso tempo aiutare i giovani a crescere”.

Possiamo pensare a un tuo inserimento tecnico in società?

“Mi piacerebbe sicuramente ma dobbiamo ancora parlarne con la società. Intanto godiamoci la festa”.

 

Con l'allenatore/giocatore del Recco Lisandro Villagra:
Allora “Lichi” oggi è stata dura, avete subito anche in mischia che di solito è il vostro punto di forza. Poi il Reggio ha fatto i cambi, di livello, ed ha incrementato il divario…

“Non abbiamo nulla da rimproverarci. Loro erano molto superiori a noi, molto superiori in tutti gli aspetti. Sia fisicamente, nell’uno contro uno che in mischia e in touche. Sinceramente ci sono rimasto peggio l’anno scorso contro i Lyons perché oggi non c’era proprio storia. Complimenti al Reggio perché si vede che sono una squadra molto strutturata, molto professionistica. C’è stato poco da fare”.

Rispetto all’anno scorso c’è stato un grosso cambio nel Recco, molti giocatori chiave sono andati via anche in Eccellenza. Quest’anno si poteva considerare un anno di transizione e siete comunque arrivati in finale. Qual è il progetto per l’anno prossimo?

“Quest’anno abbiamo fatto praticamente un miracolo, non ci credeva nessuno, non pensavamo neanche di arrivare in semifinale. Per noi essere qua è già stato tantissimo.  Il presidente ci ha parlato dopo la partita e per quanto riguarda l’anno prossimo ci ha confermato che Recco farà di tutto per costruire una squadra per salire con un progetto di due anni. Comunque ci vuole del tempo, già quest’anno abbiamo fatto un miracolo”.

Carlo Androne imbattuto da 4 stagioni, la vostra roccaforte!

“Guarda se oggi avessimo giocato in casa avremmo vinto…a parte gli scherzi, il Carlo Androne è uno dei nostri punti forti ma dobbiamo cambiare la mentalità e vincere anche le partite fuori”

L’anno prossimo giochi ancora?

“Faccio un altro anno, mi sarebbe piaciuto finire oggi assieme a Vaki…ma faccio un altro anno”.

 

 

Foto Alfio Guarise
Tabellino e Statistiche della Finale di Serie A