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GUBBIO, – Il mondo della ovale è sempre più attraente per i giovani di tutto il mondo. Così anche in Italia e nella città di Gubbio. Sempre più ragazzi si stanno avvicinando alla realtà ovale dell’Associazione Rugby Gubbio 1984, grazie all’attento e costante lavoro dell’associazione, ma anche sulla scia dei successi delle più forti squadre sulla scena mondiale, un panorama sempre più variegato e radicato. E così, a Gubbio, alcuni giovani hanno deciso di accantonare gli sport tradizionali per avvicinarsi al mondo del rugby. E’ la storia di Giorgio Nicchi e Fabio Minelli. Ora parliamo proprio di quest’ultimo.

Fabio Minelli, classe 1994, ha solo 20 anni ma le idee ben chiare. Da questa stagione 2013/2014 è entrato a pieno titolo a far parte della prima formazione della compagine rugbistica eugubina, che milita nel campionato di serie C regionale. Un talento naturale che l’Associazione Rugby Gubbio 1984 è riuscita ad accaparrare nelle proprie fila. E così Minelli è entrato nella rosa di alta qualità e livello che quest’anno vanta la Senior della ovale rossoblu, uscita imbattuta dagli otto match del girone di andata. Fabio arriva nel rugby Gubbio dopo l’interruzione “forzata” della propria carriera nella realtà calcistica. Era un promettente calciatore del Fossato, “giocavo in promozione, però a ottobre sono stato squalificato per comportamento non corretto per più di due anni – ammette il giovane – Di restare fermo per così tanto tempo però non se ne parlava proprio. E così, anche grazie a dei miei amici che già facevano rugby ho deciso di provare anche io a seguire questa strada ed avvicinarmi ad un nuovo sport. Loro mi hanno incoraggiato a provare, erano e sono entusiasti nei confronti di questo sport, così ho deciso di capire anche io il perché. Non avrei potuto fare scelta più azzeccata. Di altri sport non se ne parlava e non se ne parla proprio. Devo dire che è stata una scelta giusta. Sono rimasto affascinato da questo sport, anzi devo dire da questo mondo. È completamente diverso dagli altri sport e soprattutto dal calcio. Il rugby è molto meglio, specie sotto il punto di vista umano, la squadra diventa davvero una seconda famiglia, che ti aiuta a crescere sia dentro che fuori dal campo, a differenza del calcio. Anche il mio carattere sta migliorando molto, devo ringraziare gli allenatori e tutti i miei compagni. A questo punto, anche trascorsi questi due anni credo che non rientrerò nel calcio. Il rugby mi piace molto di più. Da ex calciatore accanito è strano dire così, ma credo sinceramente di averne abbastanza del calcio, ora che ho conosciuto il rugby non potrei farne a meno, sono davvero affascinato. Anche i miei genitori appoggiano questa mia scelta, anzi sono stati coinvolti anche loro, il Rugby Gubbio punta molto sul coinvolgimento delle famiglie, cosa che nel calcio non è pensabile. È un altro mondo, migliore credo, di certo”. E così, da quest’anno, il Rugby Gubbio 1984 può vantare anche questo giovane membro tra le propria fila, sempre più in crescita. Gli atleti sono tutti preparati fisicamente ed atleticamente, responsabili e compatti in campo e fuori. Minelli è la concreta testimonianza di quanta importanza stia avendo il rugby a Gubbio ed in Italia, un crescendo che affascina per il proprio modo di esprimere la cultura sportiva, un binomio perfetto tra preparazione atletica e crescita umana in valori e carattere.

Inoltre il Rugby Gubbio 1984 deve comunicare un’altra importante notizia circa i propri atleti Under 16: Alessio Barbi, Luigi Petrotto, Leonardo Fecchi, grazie alla segnalazione del collaboratore e preparatore atletico Matteo Calzuola, sono stati selezionati dalla Federazione italiana di pesistica per uno stage nei mesi scorsi ad Avellino, di spessore nazionale. I ragazzi sono stati accompagnati dall’allenatore della Under 16 Paolo Caprini.

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