Jeffrey si ritira: chance per l'Italia a World Rugby e nel Sei Nazioni
Lo scozzese silurato dai suoi apre la strada ai candidati italiani
Clamoroso a World Rugby. John Jeffrey ritira la propria candidatura alla presidenza, perché silurato dalla sua stessa federazione scozzese (SRU). In corsa restano così solo in tre: Brett Robinson (Australia), Abdelatif Benazzi (Francia) e l'italiano Andrea Rinaldo che ora se la dovrebbe giocare alla pari, visto che Jeffrey era dato per favorito.
Il Sei Nazioni
Lo "Squalo bianco" lascia con effetto immediato tutte le cariche, quindi anche la presidenza del Sei Nazioni. E qui per l'Italia potrebbe aprirsi un'altra chance. La presidenza è assegnata a rotazione, l'Italia finora non l'ha mai avuta (proprio Jeffrey la soffiò ad Alfredo Gavazzi), stavolta potrebbe toccare alla Fir. Ma il recente cambio della presidenza da Marzio Innocenti ad Andrea Duodo, con Innocenti artefice della candidatura a World Rugby di Rinaldo, potrebbe incidere negativamente nella scelta? Staremo a vedere. Se fosse così sarebbe una beffa per Andrea Duodo e la nuova governance Fir e un'occasione perduta per l'Italia.
Il buco di bilancio
È questa la trama di politica sportiva che si è sviluppa in queste ore ai vertici del rugby mondiale. Come scrive il sito del quotidiano francese L'Equipe: «Il vecchio terza linea scozzese John Jeffrey, che ha rinunciato alla sua candidatura a World Rugby dopo che non ha ottenuto il sostegno dalla propria federazione, ha dichiarato di sentirsi "ferito, amareggiato e tradito". Vice presidente della federazione mondiale dopo aver sostituito Bernard Laporte, Jeffrey, 65 anni, era considerato il favorito a succedere a Bill Beaumont alla guida di World Rugby nelle elezioni del 14 novembre. Ma alla fine della scorsa settimana è stato informato che la Scottish Rugby Union non sosterrà la candidatura, a causa della sua gestione quando era presidente del consiglio d'amministrazione della Scottish Rugby Limited (il braccio operativo della federazione) dal 2020 al 2023. Il consiglio d'amministrazione, che ha un ruolo di sorveglianza, ritiene Jeffrey in parte responsabile dei disordini finanziari nei quali si trova attualmente il rugby scozzese. La federazione registra una perdita di 12,5 milioni di euro nell'ultimo esercizio e prevede perdite simili quest'anno, con il posto di 35 dipendenti a rischio».
Il tradimento
Jeffrey ha rilasciato alla BBC Scotland una lunga e amara intervista sul mancato appoggio della SRU alla sua candidatura. «Essere battuti dal proprio Paese fa veramente male - ha detto - La gente ora ci prende in giro. Questo non dà una buona immagine del consiglio d'amministrazione. La Scozia aveva l'opportunità di dirigere una federazione internazionale, questa occasione non si presenterà più per almeno dieci anni». Alla luce di questa decisione, scrive la BBC, «Jeffrey ha dato le dimissioni da presidente del Sei Nazioni, da membro del consiglio, dell'esecutivo e da vice presidente di World Rugby. Si ritira da ogni carica amministrativa e si ritira nella sua fattoria di Kelso nel Borders».
Ora tocca a Rinaldo (per World Rugby) e Duodo (per il Sei Nazioni) giocarsi la partita.