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RUGBY VIADANA v RUGBY REGGIO: 38-0 (12-0)?

Marcatori: p.t.  3’ m. Padrò tr Apperley, 33’ m Padrò,  s.t. 4’ m. Padrò tr Apperley, 12’ m. Albano, 33’ m. Sintich tr Cipriani, 46’ m. Fondse tr Cipriani.

Rugby Viadana: Robertson, Sintich, Tizzi (23’ pt Pizarro), Albano; Apperley (25’ st Cipriani), Bronzini (29’ st Cowan); Padrò (25’ st Moreschi), Barbieri (29’ st Santi), Pelizzari; Fondse, Van Jaarsveld; Cagna (22’ st Gilding), Denti (cap) (22’ st Santamaria), Cenedese (22’ st Marchini).
all. Phillips

Rugby Reggio: Malneek; Giannotti, Castagnoli, Mantovani, Russotto (29’ st Silva); Bricoli (36’ st Fontanesi), Cigarini (19’ st Daupi); De Bruin, Mannato (cap) (34’ st Caselli), Perrone (27’ st Bezzi); Delendati, Pulli (13’ st Scalvi); Rizzelli (25’ st Lanfredi), Bigi, Fontana (29’ st Orabona)
all. Ghini

arb. Roscini (Legnano)?g.d.l.  Rossi e Sorrentino?Cartellini: p.t. 37’ Fondse (giallo), s.t. 4’ Pulli (giallo)

Man of the match: Padrò (Rugby Viadana)?

Calciatori: Apperley 2/4, Cipriani  2/2 (Rugby Viadana); Mantovani 0/1 (Rugby Reggio).

Note: giornata fresca e piovosa, campo in buone condizioni. 850 spettatori circa.

Punti conquistati in classifica: Rugby Viadana 5; Rugby Reggio 0

 

Di fronte a certi risultati, il povero cronista di parte ha davanti a se due sole strade: o proporsi in una complicata esibizione di mirror climbing (“arrampicata sugli specchi”, per chi avesse scarsa dimestichezza con la lingua della perfida Albione) alla ricerca d’improbabili alibi, o raccontarla proprio com’è stata.
Bene, per onestà nostra e vostra diciamo allora che scegliamo la seconda via, e confermiamo che Viadana – Reggio non ha proprio avuto storia: troppo forti i nostri rivali, troppo rassegnati, fin da subito (prima meta subita già al 3° minuto di gioco) noi.  Non deve dunque sorprendere il 38 – 0 finale, frutto di 6 mete, metà delle quali, le prime tre,  portano la firma del numero 8 Gonzalo Padrò; alla fine, ça va sans dire, “man of the match” per acclamazione.
Qualcosa da incolpare ai ragazzi di Sandro Ghini? Sinceramente, poco o nulla: hanno fatto la loro onesta partita; dopo lo sbandamento iniziale hanno poi offerto concreta resistenza, per una buona mezz’ora, agli arrembaggi locali; e, a seguire, hanno pian piano ceduto a quel fattore che nel rugby non permette mai ai più deboli di inventarsi il risultato a sorpresa: il divario tecnico.
Però niente drammi; era solo una giornata difficile del calendario. Diciamo pure la più difficile di questo girone di ritorno: da affrontare, superare, e mettere velocemente nel dimenticatoio.
Ora capita un turno di riposo, ben venga!, e quando il campionato di Eccellenza riprenderà, il 23 marzo, alla Canalina arriveranno le Fiamme Oro.  E sono queste, per il Rugby Reggio, le partite che contano.

 

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